La decisione
«La scelta di rinunciare al ricorso è stata ponderata, anche a fronte delle prossime spese che dovremo sostenere all’ippodromo di Livorno e poi, se tutto andrà come da programma, in quello di Follonica - afferma Silvio Toriello, presidente della società toscana – Con queste premesse investire anche sulla struttura di Treviso non sarebbe stato sostenibile in questo momento, anche se a livello ippico la città ha davvero un bel potenziale, sia a livello regionale che nazionale. Di Treviso mi rimarrà comunque un bel ricordo, anche solo per il modo in cui sono stato accolto». «Auguro dunque il meglio a chi gestirà d’ora in avanti l’ippodromo trevigiano, sicuro che questa avventura giuridica sia stata formativa per tutte le parti coinvolte - continua Toriello –. Quanto accaduto nelle aule dei tribunali sarà sicuramente di stimolo per il futuro e a beneficiarne sarà tutta l’ippica italiana, soprattutto ora che il Ministero è tornato ad interessarsi attivamente del settore». Una scelta, quella dei toscani, che non sorprende però poi troppo la Nordest Ippodromi che aveva fin da subito contestato la decisione di Ca’ Sugana di affidare alla Sistema Cavallo la gestione dell’impianto.