Fine della battaglia legale: l'ippodromo rimarrà gestito dai trevigiani. I toscani rinunciano

Sabato 20 Gennaio 2024, 08:36 - Ultimo aggiornamento: 17:06

Al Sant'Artemio

«Prendiamo atto di quanto ci è stato notificato. Siamo chiaramente molto soddisfatti, ma in questo momento i sentimenti personali sono comunque contrastanti per tutto ciò che è successo in questi ultimi mesi - dichiara Stefano Bovio, presidente di Nordest Ippodromi quale società giunta seconda in graduatoria nell’allora bando pubblicato dal Comune di Treviso per l’assegnazione del Sant’Artemio e che dal 1986 gestisce l’impianto di Treviso, oltre a quelli di Trieste e Ferrara – Abbiamo sempre lavorato bene e continueremo a farlo, ma la fatica è stata tanta». L’addio della Sistema Cavallo apre dunque ad un nuovo scenario di gestione per i prossimi anni, anche in riferimento ai costi da affrontare per apportare delle migliorie e delle novità all’impianto i quali si aggirano intorno ai 750.000 euro. «Nonostante tutto, la vicenda non è ancora chiusa in quanto la scelta finale sulla gestione pluriennale dell’ippodromo spetta ancora al Comune – conclude Bovio - Speriamo quindi che gli uffici comunali valutino quanto prima la nostra proposta come da bando e ci diano risposta positiva, magari entro Pasqua. In ogni caso, noi continuiamo come sempre le nostre attività “provvisorie”, tanto che anche in questi giorni sono in programma gare ippiche come durante tutto il resto dell’anno. Inoltre, stiamo già organizzando alcuni eventi collaterali, compreso il ritorno dei concerti tanto amati dal pubblico, sia per la primavera che per la prossima estate».

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