LA RICHIESTA
C'è da fare un passo indietro per capire cosa è successo. Il patron della Danieli, l'ingegnere Gianpietro Benedetti, dopo che in Regione era stata presa la decisione di non accogliere la richiesta di realizzare l'impianto, tramite i suoi avvocati aveva fatto una richiesta di accesso agli atti. Gli era stato consegnato tutto, così dicono in Regione, ma quando un'altra richiesta era arrivata sul tavolo del presidente del Consiglio, Mauro Bordin, le cose si sono complicate. L'ultimo atto degli oppositori all'impianto era stato la consegna di una petizione sottoscritta da 24mila 172 firme di cittadini che non volevano l'acciaieria. Ebbene, gli avvocati della Danieli volevano i nomi di tutti i firmatari.