Caos elezioni a Paese. Il manifesto Pd: «La giunta vende la piazza». Il sindaco Katia Uberti: «È una falsità, querelo»

Sabato 13 Aprile 2024 di Mauro Favaro
20220709 - CLJ - PAESE - LAGO AZZURRO PESCA MAURO LIBRALESSO MORTO ANNEGATO . SINDACA KATIA UBERTI. NO CREDITS

PAESE (TREVISO) - Un manifesto incendia la campagna elettorale a Paese. È quello affisso dal gruppo del Pd, che sostiene la candidatura a sindaco di Giuliana Donadi. «Vendesi piazza del paese. Prezzo 2,7 milioni. Info: Katia Uberti e giunta – si legge – l’amministrazione comunale ha messo in vendita il parco piazza di Paese per trasformarlo in residenze private e fare cassa. Blocca la vendita, vota Pd».

Una staffilata nei confronti di Uberti, sindaco leghista uscente, a caccia della riconferma con il sostegno del centrodestra unito. E lei ora annuncia querela.

LA REAZIONE

«Mi ha lasciata senza parole la comparsa di alcuni manifesti elettorali denigratori, commissionati da un’esponente del Pd, per i quali verrà fatta querela – scandisce il sindaco – dai manifesti si evince che l’amministrazione comunale sarebbe in procinto di cedere la piazza di Paese a una fantomatica società immobiliare. Nulla di più falso: mai alcuna nota, informazione o notizia è stata discussa in giunta o in consiglio comunale». Per Uberti l’uscita del Pd è semplicemente inaccettabile. «Mi duole pensare che i soldi spesi per veicolare informazioni false, calunnie e becere menzogne non siano stati invece investiti in una campagna elettorale leale e propositiva – incalza – è evidente che, a chi mancano programmi e prospettive per il futuro del paese, rimane solo l’opportunità di screditare, arrancando anche con attacchi del tutto personali pur di spargere disinformazione e paure tra i residenti al fine di racimolare qualche voto».

LO SFOGO

«Paese si merita il meglio. Non queste strumentalizzazioni meschine fatte solo per ottenere qualche riga di visibilità – aggiunge – mi auguro che i manifesti appesi, vista la falsità del messaggio trasmesso, vengano immediatamente rimossi a spese di chi li ha commissionati». Il Pd, però, non ha alcuna intenzione di toglierli. E, anzi, rilancia indicando che il piano comunale delle alienazioni prevede la vendita nel 2025 di quasi 9mila metri quadrati in piazza Andreatti. Per un valore stimato di 2,7 milioni, appunto. «Il sindaco o non ha capito il manifesto o ha un vuoto di memoria. La piazza è nel piano delle alienazioni, cioè tra i beni in vendita – ribatte Anna Foffani, capogruppo del Pd – è in vendita da anni. E in consiglio abbiamo sempre detto che siamo contrari a questo modo di operare, vendendo beni comunali, come le tre abitazioni che erano destinate alle emergenze abitative. Le aste precedenti non sono andate in porto, ma se fosse andata diversamente? La piazza continua a essere tra gli immobili in vendita, se tra un anno arrivasse un interessato?». «Ricordiamo a Uberti che alienazione sta a indicare un atto giuridico con cui si trasferisce una proprietà ad altri soggetti, mediante la vendita. I cittadini devono sapere come sta lavorando questa amministrazione – conclude – finché le notizie restano dentro l'aula del consiglio comunale va tutto bene e rivendicano che hanno vinto e che fanno come vogliono. Quando le informazioni girano in modo che i cittadini si possano fare un'idea di come amministrano, allora minacciano querele».

Ultimo aggiornamento: 08:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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