TORRE DI MOSTO - «Produrre un litro di latte? Costa di più di quanto ci viene pagato. La politica intervenga a tutela del Made in Italy». L’appello è di Nazzareno Mazzarotto, importante imprenditore del settore turistico sul litorale veneziano e portavoce del gruppo Mazzarotto nonché titolare di diverse imprese agricole nel mandamento di Portogruaro per una superficie di alcune centinaia di ettari.
REDDITO EQUO
Per raggiungere questo obiettivo, secondo Mazzarotto, bisogna garantire che ci sia un reddito equo a sostegno delle aziende e dei produttori, con prezzi che non siano gestiti solo dalle lobby della trasformazione e della grande distribuzione. «È necessario avviare trattative con pari dignità e nel contesto del territorio. Come facciamo a tutelare i nostri allevamenti, se le nostre realtà italiane di trasformazione e raccolta vengono sistematicamente vendute alla grande industria internazionale che compra i marchi e poi applica la trasformazione con latte estero? Dovrebbero esserci delle tutele per i prezzi dei prodotti nostrani e con adeguate e specifiche etichette. Chi promuove e commercializza il prodotto nazionale? Il governo – conclude Mazzarotto - assista le trattative a sostegno del lavoro, del reddito, delle aziende, garantendo un prezzo per un giusto reddito. Così si salverebbe il lavoro ed i giovani resterebbero in agricoltura, con fierezza e pari dignità e le aziende non chiuderebbero come oggi accade».
IL SOSTEGNO
A sostegno degli allevatori interviene anche il presidente di Confagricoltura Venezia, Stefano Tromboni. «Il latte è utilizzato, oltre che per l’alimentazione umana, per l’industria alimentare e dolciaria. Ci siamo mai chiesti – afferma - come arriva in Italia il latte di provenienza estera, dopo centinaia di chilometri, con viaggio che dura anche più giorni? In Francia, all’ultima fiera internazionale agricola svoltasi a Parigi con formaggi selezionati da tutta Europa, nelle finali tra i primi 10, 8 erano italiani. La qualità – conclude Tromboni - è salvaguardata dai controlli della produzione e dai sistemi di allevamento, va fatto capire che il prezzo basso non premia il consumatore».