TREVISO - Il commando autore della rapina a un furgone della Civis in autostrada A27 a Treviso è riuscito ad arraffare un pur modesto bottino: la distinta di 71 mila euro, che avrebbe dovuto trovarsi dentro il blindato, è stata trovata a terra sul percorso compiuto dai banditi in fuga. Ed è giallo sul reale esito dell'assalto portato a termine da due bande che si sarebbero poi spartite gli oltre 3 milioni di euro contenuti nel furgone. Elementi preziosi starebbero emergendo dalle testimonianze raccolte (il colpo è stato messo a segno in mezzo al traffico serale). Qualcuno giura che i banditi parlassero con accento dell'est europeo, altre del Sud Italia.
Pochi minuti dopo che alla centrale del 113 è arrivata la prima chiamata gli inquirenti si sono resi conto di avere a che fare con dei banditi di altissimo livello. «Da tempo sostengo che questo è un territorio esposto e debole. L'azione dell'altra sera era molto organizzata e la criminalità organizzata sa bene come calibrare le forze da mettere in campo da opporre a quelle che ci sono». Un commento che lascia poco spazio alle interpretazioni quello firmato dal capo della procura di Treviso, Michele dalla Costa. «Non siamo davanti a quattro balordi che si sono incontrati per caso», ha aggiunto il magistrato.
Fra le guardie giurate ferite ci sono due veneziani: un 45enne di Spinea e un 56enne di Noale.
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