VERONA – Vinitaly, a Veronafiere si celebra il vino a tutto tondo, e soprattutto la capacità tutta italiana di amare, curare e valorizzare questo prodotto. Nella prima giornata di esposizione uno degli ospiti più attesi è stato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha alzato i calici insieme al presidente di Villa Sandi Giancarlo Moretti Polegato: «Il nostro vino è un importante veicolo di cultura e d’eccellenza, capace di condividere e raccontare un patrimonio unico che ci impegniamo a custodire attraverso il nostro lavoro quotidiano. È simbolo della nostra tradizione, per questo dobbiamo continuare a tutelarlo e valorizzarlo.
Il ministro Sangiuliano e le eccellenze italiane
E a margine di questo appuntamento annuale, diventato occasione di riflessione sul tema dell'enogastronomia italiana, il ministro Sangiuliano ha voluto sottolineare alcuni punti: «Eccellenze come la nostra enogastronomia ed il vino, grandi eccellenze italiane, si coordinano bene con la cultura, perché parte di un sistema unitario. Stiamo promuovendo la candidatura del cibo italiano nel mondo, riconoscimento già dato dalle Nazioni Unite a paesi come Corea, Giappone, Francia, perché credo che anche la cucina italiana meriti assolutamente questo riconoscimento: con il valore aggiunto di essere sistema, cioè qualcosa che sposa insieme la bellezza del paesaggio, e la bellezza della nostra cultura con la nostra cucina».
«Stiamo lavorando alla produzione di un nuovo immaginario italiano nel mondo, e in questo ci sono tanti elementi che vanno avanti insieme - ha detto Sangiuliano -. Quando affermo che l'Italia è una super potenza culturale, non faccio riferimento alla nozione storica tardo ottocentesca, ma ad una realtà oggettiva: il fatto che la penisola italica, al centro del Mediterraneo, ha visto il succedersi storico di tante civiltà, ciascuna della quali ha lasciato qualcosa di importante, in termini artistico culturali, ma anche in termini di valori immateriali, e il vino è uno dei valori immateriali della nostra civiltà».