È il Vinitaly dei record: «Brindiamo alla pace»

Lunedì 15 Aprile 2024, 08:44 - Ultimo aggiornamento: 13:46
Il ministro Tajani a Vinitaly
di Alda Vanzan
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VERONA - Vinitaly edizione numero 56 si apre con l'annuncio che arriva dalla capitale: il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha annullato la visita al salone di Verona, l'attacco iraniano contro Israele ha cambiato l'agenda governativa. Anzi, no: in serata la premier ci ripensa e conferma la visita. Stamattina sarà a Verona. Certo che mancava solo la guerra. Già c'erano gli "attacchi" di Bruxelles, le richieste di etichettare il vino come cancerogeno, le aperture allo "zero-alcol", le difficoltà nei collegamenti attraverso il canale di Suez, con l'export di tutti i vini in calo, perfino le bollicine del prosecco (-1,7%), anche se i vitigni veneti vedono comunque aumentare il valore economico nelle esportazioni (+5,4%). Insomma, non è crisi, ma bisogna stare attenti, perché le tendenze mutano e i consumi si adeguano. E, appunto, ci mancavano solo i missili e i droni dall'Iran.

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