Elezioni 2024. Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia: dopo Vittorio Veneto, scoppia il caso Preganziol

Lunedì 1 Aprile 2024 di Paolo Calia
Elezioni 2024. Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia: dopo Vittorio Veneto, scoppia il caso Preganziol

TREVISO - I fronti caldi nel centrodestra invece che ridursi, si moltiplicano. Deflagrata Vittorio Veneto con Forza Italia schierata contro Lega e probabilmente Fratelli d'Italia (che, vista la situazione, potrebbero però decidere per una corsa solitaria svincolandosi anche dal Carroccio), adesso rischia di cedere pure il patto su Preganziol. FdI, alla luce delle scelte fatte dagli azzurri nel vittoriese, vuole che venga sostenuto il proprio candidato, l'imprenditore Gianni Cestaro. Ma Fabio Chies, segretario provinciale di FI, replica: «Il nostro candidato resta Dino Vecchiato, siamo sicuri che sia l'uomo giusto per vincere. Da questo nome non retrocediamo». Insomma: altra spaccatura in vista. E poi le fibrillazioni di Paese, dove FdI non accetta i veti messi dalla sindaca uscente e ricandidata Katia Uberti su almeno due nomi di possibili candidati consiglieri; e ancora le tensioni di Mogliano, la mancanza di accordi in tanti comuni medi e piccoli.

Ma quello che preoccupa le segreterie sono i centri più grandi, quelli sopra i 15mila abitanti fondamentali per gli equilibri politici a livello locale e regionale.


L'ANALISI
Dimitri Coin, segretario provinciale della Lega, non si nasconde: «I disagi ci sono e sono evidenti - ammette - le segreterie regionali hanno deciso di condurre in un modo, diciamo, poco ordinario le trattative nei centri maggiori. Adesso però attendiamo che risolvano i tanti nodi ancora da sciogliere, a cominciare dal candidato sindaco di Preganziol. Aspettiamo che ci dicano i nomi». Ma mentre Coin attende, FdI e FI si scornano. Luca De Carlo, presidente regionale dei meloniani, è come sempre diretto: «Evidentemente la comunicazione tra il provinciale e il regionale della Lega non è così intensa e forte, nel nostro partito invece ci sentiamo più volte al giorno - puntualizza - e le nostre indicazioni sono chiare e condivise col provinciale. A Preganziol riteniamo vincente la scelta di candidare Gianni Cestaro, che ha ottime possibilità di vittoria. A Paese invece siamo pronti ad appoggiare il sindaco uscente della Lega, ma non accettiamo veti assurdi sui nomi dei nostri candidati. A Mogliano non mi pare ci siano grossi problemi. Ovvio che, vista la situazione, non dovessero essere accolte le nostre proposte a Preganziol e dovessero rimanere i veti a Paese, potremmo anche decidere la corsa solitaria a Vittorio Veneto dove ormai Forza Italia ha già rotto lo schieramento di centrodestra». De Carlo affonda poi il colpo: «Noi lavoriamo per unire il centrodestra ma facciamo fatica a tenere uniti tutti i pezzi della coalizione facendo anche dei passi indietro dove necessario. Purtroppo qualcuno confonde questa disponibilità con la debollezza: ma non è così. Forza Italia invece si insinua dove la Lega è in difficoltà, come accaduto a Vittorio Veneto».


LA REPLICA
Forza Italia però gradisce poco l'accusa di aver rotto il fronte, accusa fatta prima dal presidente provinciale di FdI Claudio Borgia e poi ribadita da De Carlo: «A Vittorio Veneto - ribatte Chies - non abbiamo rotto proprio niente. Abbiamo confermato l'appoggio al candidato originariamente scelto da tutto il centrodestra, Posocco. Poi la Lega si è spaccata facendo altre scelte. Noi avremmo voluto il centrodestra unito ma non è stato possibile. A volte può capitare. A Preganziol il nome vincente è sicuramente quello di Vecchiato. FdI vuole il proprio candidato? Ne parleremo, ma noi non intendiamo rinunciare. Se anche qui si arriverà alla rottura sarà colpa di altri, non nostra. In ogni caso capisco il nervosismo di Borgia, ma gli posso garantire che siamo pienamente dentro il centrodestra». E a Mogliano Chies assicura pieno appoggio a Davide Bortolato anche se sia Lega che FdI aspettano ancora una pronunciamento ufficiale: «A Mogliano appoggiamo senza alcun dubbio Bortolato. Gli alleati aspettano una comunicazione ufficiale? Arriverà, ma Davide sa perfettamente che siamo con lui. A Paese invece i problemi, mi pare, siano tra Lega e FdI. Noi appoggiamo senza problemi il sindaco uscente. Nei piccoli comuni invece le divisioni sono più consistenti, come è normale del resto. Forse il nostro partito, rispetto agli altri, è più appetibile per fare accordi con le civiche».

Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 09:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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