Lega, il gran rifiuto di Bottacin: «La voto, ma non sarò candidato alle Europee»

Giovedì 28 Marzo 2024 di Alda Vanzan
Gianpaolo Bottacin

VENEZIA - Gianpaolo Bottacin ha rifiutato l’invito della Lega di candidarsi alle elezioni Europee. «Me l’ha chiesto il segretario provinciale della Lega di Belluno, Andrea De Bernardin, e gli ho risposto di no, che non mi interessa», afferma l’assessore regionale veneto all’Ambiente e alla Protezione civile.

Il motivo? «Sono in Regione, finisco il mio mandato amministrativo senza interromperlo per altri incarichi. Ho detto di no anche nel 2022 quando mi hanno chiesto di candidarmi al Parlamento».


IL RIFIUTO
Bottacin è uno dei tre assessori “ribelli” - con Federico Caner e Roberto Marcato - che da settembre hanno fatto parlare di sé per avere disertato il palco di Pontida: sono andati al raduno, ma sono rimasti sul pratone, sostanzialmente perché non condividevano la scelta del segretario federale della Lega, Matteo Salvini, di invitare Marine Le Pen e, sostanzialmente, di aver spostato la linea politica del partito eccessivamente a destra. Tant’è che ancora oggi Bottacin rimarca: «Io mi auguro che la Lega riprenda i suoi temi, a partire dall’autonomia, ma quella vera di Trento e Bolzano. Noi non dovremmo essere né di destra né di sinistra, semplicemente dovremmo fare il sindacato del Nord». Parole che suonano come una esplicita critica all’attuale gestione del partito, così che vien da chiedere: allora alle Europee non voterà più Lega? «Ho sempre votato Lega – anche quando nel 2009 alle Provinciali di Belluno c’era una lista che portava il mio nome - e alle Europee voterò Lega. Un’eccezione l’ho fatta nel 2020: alle Regionali ho votato la lista Zaia Presidente». Dove, appunto, Bottacin era candidato.


L’UNICO DISPONIBILE
Del trio di “ribelli” - peraltro corteggiati da più fronti, in particolare da Forza Italia, tanto che per settimane si è parlato di possibili, clamorose uscite dal Carroccio, poi però non verificatesi - l’unico che potrebbe essere nella lista della Lega alle Europee di giugno è Federico Caner: il nome dell’assessore regionale al Turismo è stato proposto dai militanti trevigiani della sua sezione, tanto che il provinciale l’ha inserito nella rosa assieme al vicesindaco del capoluogo della Marca, Alessandro Manera e al responsabile organizzativo regionale della Lega Giuseppe Paolin. Una «disponibilità», quella di Caner, a quanto risulta però senza alcuna velleità né di essere eletto, ma neanche di essere davvero inserito in lista. Del resto, su una lista di 15 nomi, al Veneto ne toccheranno 6/7 e bisognerà garantire anche l’alternanza uomo/donna.


IL RITIRO
Di sicuro non ci sarà Roberto Marcato, l’assessore regionale rimasto lo scorso settembre, con Caner e Bottacin, giù dal palco di Pontida: «Nessuno me l’ha chiesto», ha più volte ripetuto. Poi, dopo quello che ha definito «lo sberleffo» ricevuto in tv dal vicesegretario regionale Riccardo Barbisan («Nella Lega non ci sono principini e principini che si possono mettere in attesa di una tua chiamata, siamo tutti militanti e se non ti chiamano, chiami tu»), si è fatto da parte: «Ho capito, basta. Non sono più disponibile a essere candidato alle Europee».


7 NOMI PER 7 PROVINCE
Dunque, chi sarà in lista Lega tra i veneti? Si danno per certi gli uscenti Paolo Borchia a Verona e Rosanna Conte a Venezia, per Treviso Federico Caner o Alessandro Manera, a Padova la deputata padovana Arianna Lazzarini che si è detta disponibile, a Vicenza sono stati fatti i nomi di Mara Bizzotto, Roberto Ciambetti, Denis Frison e Nicola Finco (che però preferisce correre come sindaco a Bassano), a Rovigo si parla del sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli, ma anche dell’assessore regionale Cristiano Corazzari. Unica provincia non rappresentata, al momento, è Belluno: doveva esserci Gianpaolo Bottaccin, l’assessore ha detto no grazie. E ovviamente c’è l’enigma del capolista: Salvini voleva Luca Zaia, ma il governatore ha declinato ed è sempre possibile che a Nordest arrivi il - non particolarmente gradito dai moderati leghisti - generale Roberto Vannacci.


STAI CON TONI
Se Rosanna Conte ha già fatto stampare i manifesti sei per tre, anche l’uscente Gianantonio “Toni” Da Re dà l’impressione di non voler mollare Bruxelles. Ma ricandidato con chi? Dalla Lega di Salvini, è stato espulso e non ha neanche fatto ricorso, però tutti i suoi post sui social si chiudono così: #staiconToni, #LigaVeneta, #LegaNord.
 

Ultimo aggiornamento: 07:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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