Violenza in stazione a Treviso. Baby bullo di 15 anni prende a calci due studenti, uno cade a terra e lui continua a colpirlo fino a rompergli il naso: denunciato

Giovedì 29 Febbraio 2024 di Maria Elena Pattaro
Violenza in stazione a Treviso. Baby bullo di 15 anni prende a calci due studenti, uno cade a terra e lui continua a colpirlo fino a rompergli il naso: denunciato

TREVISO - A 15 anni pesta due coetanei. Ha addirittura infierito su uno di loro, crollato a terra. Mentre era inerme sull’asfalto, gli ha sferrato dei calci in faccia, fino a spaccargli il naso. È stato individuato in meno di 24 ore il “bullo” responsabile della rissa di martedì mattina alla stazione Mom. Il ragazzino, italiano, studente di istituto cittadino e non nuovo a episodi di violenza, è stato denunciato per lesioni alla Procura dei Minori di Venezia. Bilancio pesante per una delle vittime, che è stata dimessa dal pronto soccorso con 30 giorni di prognosi per la frattura del setto nasale. Se l’è cavata meglio, invece, l’amico che era con lui, che ha avuto soltanto 3 giorni di prognosi. Nella colluttazione sarebbe stato coinvolto anche un altro ragazzo, rimasto però illeso. L’aggressione è scoppiata dopo le 13, dopo la scuola. A quell’ora centinaia di studenti si stavano riversando all’ex Siamic per tornare a casa con i mezzi pubblici. Eppure nessuno di loro è intervenuto per fermare quell’esplosione di violenza, l’ennesima nel quadrante “caldo” che si estende dall’autostazione fino a piazza Borsa passando per via Fiumicelli e via Zorzetto. In mezzo alla folla di studenti sono volati prima spintoni, poi calci e pugni. Il sottoportico della stazione di via Lungosile Mattei si è trasformato in un ring. Il tutto nell’indifferenza generale. Qualcuno si è limitato a osservare e a filmare la scena con lo smartphone. Non sono ben chiari i motivi per cui il 15enne ha aggredito il gruppetto di coetanei.

Ma è certo che i ragazzi si conoscevano: il motivo dello scontro potrebbe essere uno screzio nato tra i banchi di scuola, nel giro di frequentazioni o forse sui social. Sta di fatto che in pochi attimi è scoppiata una rissa in cui ad avere la peggio sono stati indubbiamente i due ragazzini finiti al pronto soccorso. 


LE INDAGINI
Nel pomeriggio i minorenni sono andati in questura a denunciare il fatto, accompagnati dai loro genitori. Un’indagine-lampo ha permesso agli agenti di identificare il responsabile. Fondamentali si sono rivelate le testimonianze delle vittime, di alcuni testimoni presenti al momento della rissa e le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Oltre a un video rimbalzato sulle chat WhatsApp che immortala, in tutta la sua brutalità, l’ennesimo episodio di violenza tra giovanissimi. 


I PRECEDENTI
Una piaga che continua ad affliggere il capoluogo, così come altre località della Marca. Nelle scorse settimane episodi simili sono avvenuti fuori dall’istituto Riccati, in piazza Vittoria. Il 25 gennaio scorso una gang composta da 7 ragazzini (di cui uno solo maggiorenne, gli altri tra i 15 e i 16 anni) aveva organizzato una spedizione punitiva ai danni di un altro minorenne. L’aggressione era scattata all’uscita da scuola: la banda lo ha accerchiato e picchiato con calci e pugni, poi si è dileguata. Ora quei bulli, denunciati dai carabinieri, dovranno rispondere di lesioni. Una settimana dopo la stessa sorte è toccata a una ragazzina, schiaffeggiata da una rivale. Lo scenario da scongiurare è che questa violenza diventi la normalità. 

Ultimo aggiornamento: 19:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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