Partenza in ritardo per la vendemmia a causa del maltempo. L’uva è matura «a macchia di leopardo»

Gran parte dell’uva non è ancora maturata completamente, quasi tutte le aziende sono orientate a raccogliere non prima del 28 agosto

Sabato 19 Agosto 2023 di Loris Del Frate
Partenza in ritardo per la vendemmia a causa del maltempo. L’uva è matura «a macchia di leopardo»

Incertezza. È questo lo stato d’animo di chi si appresta a vendemmiare nei prossimi giorni. Già, perchè in Friuli Venezia Giulia, secondo alcuni degli esperti del settore, nonostante l’approssimarsi della vendemmia, non ancora possibile capire con esattezza come sarà sia la qualità, sia soprattutto la qualità. A dirlo in maniera chiara è il presidente della Cantina la Delizia di Casarsa, Flavio Bellomo che ieri, come resto in tutto questo periodo, era in giro per i filari delle vigne.


IL PRESIDENTE
«Proprio nei giorni scorsi - spiega - abbiamo fatto l’ennesimo controllo misurando il livello di maturazione dei chicchi.

A questo punto abbiamo deciso di partire con la vendemmia l’ultima settimana di agosto, penso il 28. Non ho visto in giro traffico particolare che si possa associare a zone in cui la vendemmia sia iniziata, quindi ritengo che come faremo noi, siano orientati a fare anche gli altri produttori, ossia vendemmiare dalla fine del mese. Sempre che le condizioni climatiche non mutino in maniera sostanziale. In quel caso la vendemmia potrebbe essere posticipata ai primi giorni di settembre».


LA SITUAZIONE
Resta la domanda fatidica, come sarà la vendemmia del 2023, soprattutto a fronte del maltempo che la notte del 24 luglio ha colpito con vento e grandine gran parte del territorio del Friuli Venezia Giulia? «Guardi - afferma il presidente Bellomo - se mi avesse fatto questa domanda prima del maltempo le avrei detto che sarebbe stata una grande annata. Sole al momento giusto e pioggia sempre al momento giusto. Sino a quel momento era stata una situazione ottimale. Il maltempo ha rivoluzionato tutto. Ci sono due grossi problemi - va avanti - che ovviamente sono frutto della stessa ondata di maltempo».


LA MATURAZIONE
«Intanto possiamo dire che uno dei problemi sarà legato al fatto che maturazione dei grappoli non è uniforme un tutte le aree e può capitare che non sia uniforme neppure all’interno dello stesso vigneto. In pratica ci sono aree in cui l’uva potrà essere raccolta perchè matura a fine settembre, altre, invece, in cui si dovrà attendere ancora qualche giorno. È una situazione che ovviamente può creare qualche problema, perchè prima di tutto serve attenzione, poi una volta iniziata una specie è necessario cercare di vendemmiarla completamente. A questo proposito - va avanti Bellomo - dico anche che la prima vendemmia sarà con i bianchi, Pinot grigio e poi via via gli altri».


LA QUANTITÀ
Il maltempo ha colpito duro le vigne friulane. Prima il vento ha piegato e in alcuni casi sradicato diversi filari, poi la grandine ha fatto il resto. «Ho sentito parecchi coltivatori - va avanti il presidente della Cantina La Delizia - e quasi tutti si lamentano di aver subito danni. Partendo dal presupposto che una perdita ci sarà, in questo momento la stima esatta della quantità d’uva che sarà prodotta risulta difficile perchè il maltempo ha colpito a macchia di leopardo. Ci sono aree dove vento e grandine hanno fatto parecchi danni, altre, invece, che si sono salvate. Allo stato, ma con il beneficio del dubbio, potrei dire che la situazione potrebbe assestarsi con un 10 - 15 per cento di prodotto in meno, ma potrebbe pure essere superiore per alcune aree della regione particolarmente battute».


LA PRODUZIONE
In Friuli Venezia Giulia la superficie in cui ci sono viti è pari a 23.000 ettari di cui il 43% in montagna, 19% in collina, 38% in pianura. La produzione di vino, invece, si aggira mediamente intorno a un milione e 100 mila ettolitri di cui vini Dop 43% vini Igp 16%, vini rossi e rosati 30%, vini bianchi 70%. Sono diverse le zone di produzione. Si parte dal Collio, la più rinomata, situata nella parte orientale della regione, in provincia di Gorizia ed è particolarmente famosa per la produzione di vini bianchi. C’è poi l’area dei Colli Orientali, seconda per fama ed importanza e si trova in provincia di Udine. L’area delle Grave (o Friuli Grave Doc) è la denominazione più vasta della regione e si estende dalla provincia di Udine verso ovest fino a quella di Pordenone. La zona del Ramandolo che prima del 2001 era una sottozona della Colli Orientali per poi sommare il Friuli Isonzo Doc, dove si producono vini che ricordano quelli del Collio, mentre nella parte meridionale della regione, pianeggiante, si trovano le Doc Annia e Latisana, nelle quali si producono vini prevalentemente bianchi che risentono direttamente dell’influsso del clima marittimo.

Ultimo aggiornamento: 09:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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