Arrivano i braccianti stranieri ma non servono più. Il maltempo ha dimezzato i raccolti

C'è richiesta invece di operai specializzati stranieri per mettere a terra le opere del Pnrr. Servono elettricisti, muratori e carpentieri

Giovedì 17 Agosto 2023 di Loris Del Frate
Arrivano i braccianti stranieri ma non servono più. Il maltempo ha dimezzato i raccolti

Arrivano i rinforzi stranieri per lavorare nei campi del Friuli Venezia Giulia, ma potrebbero anche non servire, Già, perchè il maltempo che ha colpito duramente il settore agricolo della regione ha di fatto ridotto a meno della metà quello che sarà il raccolto, sia sul fronte dei cereali, che su quello della frutta. Per quanto riguarda la raccolta dell'uva, invece, non è stato ancora fatto un resoconto definitivo su come sarà la vendemmia quest'anno, anche se qualcuno parla di circa il 30 per cento in meno.


LE QUOTE
Sembra un paradosso, eppure è proprio così. Quest'anno che i braccianti stranieri sono arrivati in rinforzo, potrebbero non servire perchè manca il lavoro. L'altro giorno, infatti, il governo ha aperto le quote sia per quanto riguarda l'agricoltura che soprattutto per le necessità legate ai cantieri del Pnrr.

Ebbene, sul fronte del lavoro in campagna potrebbero essere dai 400 ai 600 gli stranieri in rinforzo rispetto ai numeri che erano già stati concessi nei mesi scorsi, ma che allora, non erano sufficienti a soddisfare le esigenze degli imprenditori agricoli. In realtà, l'ondata di maltempo di fatto fuori gli aiuti in più anche per la raccolta della frutta (danni intorno al 40 per cento) e per la raccolta dell'uva, anche se - come detto - non è stato ancora stimato l'eventuale necessità in più. Di sicuro uno dei punti in cui, invece, gli stranieri serviranno è quello delle barbatelle che sono in maggior parte collocate nel Friuli occidentale nella zona di Rauscedo. Difficile pensare, però, che l'aumento delle quote possano essere tutte assorbite in quel settore. Un aiuto, invece, potrà portarlo nell'allevamento anche se una buona parte delle imprese friulano ha i tetti di capannoni ancora bucherellati dalla grandine.


GLI ALTRI SETTORI
Non è stato quantificato, invece, il numero che spetterà al Friuli Venezia Giulia per quanto riguarda la distribuzione di operai e specializzati per i cantieri del Pnrr. Servono muratori, carpentieri, autisti di macchine edili, imbianchini, tornitori, piastrellisti, elettricisti e idraulici. In Italia potrebbero essere 10 mila gli autorizzati ad entrare. In Friuli potrebbero arrivare 100, forse 150. In ogni caso pochi rispetto alle reali necessità anche perchè allo stato gran parte delle imprese sono alle prese con i lavori del superbonus e quindi, senza personale, non potranno dare un grande aiuto.


ULTIMI LAVORI
Intanto, nonostante siano trascorsi più di 20 giorni dalla prima ondata di maltempo, mancano ancora un po' di interventi di messa in sicurezza per i danni causati. Non a caso i vigili del fuoco dei quattro distaccamenti hanno operato pure a Ferragosto. Sono stati 137 i vigili del fuoco in servizio in Friuli Venezia Giulia. C'erano 43 al comando di Udine, dove anche se con ritmi ridotti sono proseguite le operazioni per ultimare le coperture dei tetti danneggiati dalla forte grandinata. A Gorizia erano 23, 39 a Pordenone, 27 a Trieste e 26 nella sala operativa della Direzione Regionale. In tutti e quattro i comandi della regione erano anche operative le squadre antincendio boschivo, in convenzione con la Regione.

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L'EMERGENZA
Intanto, come ha spiegato l'assessore alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, con l'aiuto di tutte le forze in campo, si può considerare esaurita la primissima fase emergenziale legata agli interventi di riparazione dei danni ai tetti causati dalle condizioni meteo avverse a partire dal 12 luglio scorso nell'area maggiormente colpita, quella del cratere di Mortegliano che comprende i paesi che hanno riportato più problematiche in questa zona del Friuli. Un risultato importante che ha confermato la piena efficienza, organizzazione e competenza del sistema di Protezione civile del Friuli Venezia Giulia. I numeri sono importanti e parlano da soli, dando la misura dell'imponenza dei danni causati dagli eventi meteo avversi, susseguitisi in pochi giorni con ben 8 allerta meteo diramate dalla Protezione civile regionale: 150 gli interventi eseguiti dai vigili del fuoco volontari della Provincia autonoma di Bolzano, 173 quelli eseguiti dai Vigili del fuoco volontari della Provincia autonoma di Trento, 82 quelli eseguiti dai Vigili del fuoco permanenti della Provincia autonoma di Trento, 215 quelli eseguiti dai volontari del Cnsas, 1.796 quelli eseguiti infine dai Vigili del fuoco del Corpo nazionale, giunti questi ultimi a supporto da diverse regioni d'Italia. Per un totale di 2.416 interventi.

Ultimo aggiornamento: 18 Agosto, 10:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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