Scene da film horror nel giardino di casa: cagnoline sbranate e uccise da due esemplari di dogo

Lunedì 18 Settembre 2023 di Susanna Salvador
Scene da film horror nel giardino di casa: cagnoline sbranate e uccise da due esemplari di dogo

CORDENONS - Ha assistito, atterrita e impotente, alla morte delle sue cagnoline, sbranate da due cani di grossa taglia che sono entrati nel giardino della sua casa a Cordenons. «Anche le mie figlie hanno visto tutto. Gridavano, volevano uscire a salvarle. Ma ho dovuto barricarmi dentro fino all’arrivo della cino-vigile. Se ci fossero state le mie bambine, fuori, cosa sarebbe successo», chiede con la voce rotta dall’angoscia. È una scena da film dell’orrore, quella che è stata costretta a vivere Francesca Pasut. Inutile la corsa alla clinica veterinaria di Sacile: le due bestiole di famiglia, una di 13 anni e l’altra di un anno e mezzo, sono morte nel corso della notte, fatte a pezzi da due cani «probabilmente frutto di incroci con il dogo argentino».
Fa venire i brividi sentire dalla voce della donna quanto accaduto, perché i due meticci erano parte integrante di quel nucleo familiare. «Sabato sera la cena era pronta - racconta Francesca Pasut -, quando abbiamo sentito i cagnolini guaire. Mi sono affacciata e ho visto due cani grandi che li stavano attaccando, mordendoli ovunque. Anche le bambine (che frequentano la scuola elementare) hanno visto cosa stava accadendo». Sconvolte, spaventate, volevano andare in giardino per salvare le due bestiole, con le quali condividevano le giornate. Ma uscire sarebbe stato pericoloso, vista la furia dei due cani di grossa taglia, spuntati improvvisamente dal nulla dopo essere scappati - è l’ipotesi più probabile - da qualche casa. Il marito della donna ha chiamato il 112 e sul posto sono arrivati i carabinieri, ma anche loro sono stati costretti ad attendere la cino-vigile. «Quando è arrivata i doghi si sono fatti prendere senza problemi, e sono saliti nel furgone», prosegue Francesca Pasut. «Si erano sfogati con i miei cani... La cino-vigile quando li ha visti ha detto che sono “due vecchie conoscenze”».
La donna usa la parole «sbranati», mentre ricorda la corsa alla clinica veterinaria Serenissima di Sacile, dove i suoi cagnolini sono morti nella notte. Non è stato possibile salvarli. «La veterinaria mi ha detto che li avevano attaccati per ucciderli, visti i morsi. Non certo per giocare». Dopo la lunga attesa fatta di speranza, restano il dolore e la consapevolezza di dover dire alle bambine che le bestiole non ci sono più. Francesca Pasut ha raccontato l’accaduto anche su “Sei di Cordenons se”, raccogliendo tanta comprensione. Tra i commenti c’è chi rimarca “Sempre loro. Non ce la fanno proprio a dare una lezione ai proprietari?», come se quanto accaduto non fosse un caso isolato.

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