Adolescenza, il prof Andrea Maggi: «Non c'è medicina per guarirla. Giovani, smettete di lamentarvi e ribellatevi»

Disagi adolescenziali, Maggi ne ha per tutti: dai genitori agli insegnanti, dai politici agli immancabili influencer

Domenica 10 Settembre 2023 di Andrea Maggi
Adolescenza, il parere del prof Andrea Maggi

Andrea Maggi, il professore de Il Collegio, docu-reality di Rai 2, nella sua rubrica sul Gazzettino commenta il fenomeno dell'ansia adolescenziale, spesso indotta dall'esterno, che fa vivere questa fase della vita come fosse una malattia. Ecco cosa ne pensa Maggi.

Auguri di buon anno scolastico a tutti gli studenti. Che per voi sia finalmente un anno di svolta. Un tempo gridavamo tutti in coro che ne saremmo usciti migliori. Invece siamo diventati obiettivamente peggiori. È necessario dunque che tutti invertiamo la rotta: noi adulti, ma anche voi ragazzi. Per cominciare, smettetela di cercare compassione. Smettetela con la logica del piagnisteo. E per piacere, smettetela subito con l’ecoansia, perché proprio non si può sentire. Anzi, smettetela proprio con questa storia che avete sempre l’ansia per tutto. Sapete quel è il fatto? Non esiste una medicina per guarire dall’adolescenza, per un motivo molto semplice: l’adolescenza non è una malattia. Perciò smettete di soffrire solo perché siete giovani e vivete la vostra età da protagonisti. Di tutta la vostra vita questa è la fetta, non dico più bella, ma di certo la più importante. Il problema è che qualcuno preferisce che voi siate infelici. I vostri disturbi, le vostre frustrazioni, le vostre insicurezze vi rendono deboli e docili. Smettetela di farvi succhiare il sangue.

«ll futuro è lì davanti a voi, anche se non lo vedete»

Ribellatevi e vivete felici.

Incominciate ribellandovi alle madri che vi vogliono attaccati al seno fino ai diciotto anni. Ribellatevi ai padri che vi trattano come degli amici o che vi vorrebbero campioni del mondo di qualche sport. Diventate quello che volete voi, ma prima cercate di capire cosa volete davvero. Non c’è niente di male a inseguire un sogno, purché quel sogno sia il vostro. Ribellatevi a tutti quegli insegnanti che vi trattano come se foste una massa di deficienti, che lavorano per obiettivi minimi. Voi dovete raggiungere i massimi obiettivi. Ribellatevi a tutti coloro che vi confondono le idee e che non vi aiutano a capire la differenza tra il bene e il male, tra il giusto e l’ingiusto, tra il buono e il cattivo. Ribellatevi a coloro che pretendono di avere ragione alzando la voce e menando le mani. Ribellatevi a quelli che vi vendono soluzioni semplici a problemi complicati. Ribellatevi a quelli che non vi fanno fare niente, purché non sbagliate; e sbagliate, per poi imparare dai vostri sbagli. Ribellatevi a quelli che non preoccuparti lo faccio io per te. Ribellatevi a quelli che tanto anche se ci provi non ci riesci. Ribellatevi a quelli che tanto cosa studi a fare? Ribellatevi a quelli che sei un buono a niente. Ribellatevi a quelli che ma ti sei guardato allo specchio? Muori! Il vostro futuro è lì davanti a voi, ma non spaventatevi se non lo riuscite a vedere. Siete voi che lo dovete costruire con le vostre mani. Quindi, coraggio, al lavoro. Qualcuno vi ha educati a vivere nella rassegnazione con l’unico scopo di tenervi buoni. Perché è più comodo dettare legge senza una nuova generazione che rompa le scatole. Imparate a prendervi ciò che è vostro. Prima di tutto, il vostro posto nel mondo. Fatevi sentire, soprattutto in politica. Smettetela di ascoltare la stessa musica, di dire tutti le stesse cose. Guarite dalla pandemia degli influencer che vi dicono quello che dovete fare e quello che dovete pensare. Vi vogliono tutti uguali a loro. Voi dite no. Riassumendo, ragazzi: a tutti buon anno scolastico, smettete di lamentarvi e ribellatevi.

Ultimo aggiornamento: 12 Settembre, 10:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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