Caruzzo al capolinea, arriva il commissario: «Ho fatto tutto per il bene del mio paese»

Giovedì 9 Marzo 2023 di Giuditta Bolzonello
Emanuele Caruzzo

SAN VITO DI CADORE - La notizia era nell'aria da qualche giorno, è arrivata ieri sera direttamente dalla Prefettura: San Vito di Cadore non ha più l'amministrazione comunale. Nonostante la determinazione a non mollare Emanuele Caruzzo non è più sindaco.

Così dalla Prefettura di Belluno: «A seguito delle dimissioni nel comune di San Vito di Cadore di cinque consiglieri di maggioranza e di due di minoranza, è stata avviata il 6 e 7 marzo la procedura di surroga dei consiglieri di minoranza e maggioranza, rimasta però infruttuosa a seguito della rinuncia da parte di tutti i consiglieri, rendendo impossibile portare l'organo assembleare alla composizione numerica minima per il suo normale funzionamento».

I NUMERI
Esauriti i consiglieri della maggioranza, la surroga prevista e all'ordine del giorno dell'ultimo consiglio, sospeso, risultava incompatibile, nessuno si è dichiarato disponibile nelle file della minoranza. Gli uffici hanno contattato tutti i "non eletti" a cominciare dalla prima rimasta fuori, la già consigliera dell'amministrazione precedente Paola De Sandre che ha ribadito subito la rinuncia, come hanno fatto a seguire gli altri. I numeri sono venuti meno, in Consiglio servivano sei presenti, ce n'erano solo quattro e così "con le intervenute dimissioni si è provveduto ad inoltrare al Ministero dell'Interno la proposta di scioglimento del consiglio comunale di San Vito di Cadore -precisano dalla Prefettura e- contestualmente, per assicurare la piena funzionalità dell'Ente, il Prefetto ha provveduto alla sospensione del Consiglio comunale a alla nomina di Antonio Russo, Vice Prefetto, quale Commissario prefettizio per garantire la provvisoria gestione dell'Ente".

IL PRECEDENTE
Meno di una settimana fa si erano dimessi i consiglieri in carica della minoranza Tiziana Manegus e Gildo Belli, una decisione sofferta come ha spiegato quest'ultimo ma, «ritengo non esistano più le condizioni e la giusta serenità per andare avanti, non sussistono più i presupposti per un mio impegno in consiglio in quanto, le difficoltà all'interno dell'amministrazione sono a mio avviso insuperabili». Difficoltà emerse fin dall'ingresso della nuova compagine, era il settembre 2020, cresciute nel tempo fino all'ottobre scorso quando ben quattro esponenti di maggioranza hanno dato le dimissioni dagli incarichi restando in consiglio per garantire quei passaggi strategici per il paese a cominciare dalla messa in sicurezza della Scoter Impianti. Ed infatti passato gennaio, completata la prima fase dell'aumento di capitale della società, ecco servite le dimissioni di Alfonso Sidro già vice sindaco, di Diego Belli già assessore al bilancio, di Giovanni Cautiero già capogruppo e di Chiara Belli che aveva deleghe al sociale.

IL SINDACO
Il sindaco Caruzzo a qual punto conta sulle surroghe, ma si trova con due fra i non eletti che non danno disponibilità, l'unica che accetta ha in corso un contenzioso con l'amministrazione. Così il 2 marzo il consiglio non si può fare e nella stessa giornata si dimettono, oltre all'ultimo consigliere di maggioranza, anche i due della minoranza. Caruzzo spera ancora e ribadisce che non intende lasciare, che la gente lo sprona in tal senso a non mollare: «Io e la mia squadra siamo consapevoli di cosa abbiamo fatto, abbiamo lavorato con coscienza e senso di responsabilità per il paese, stiamo rispettando il mandato che ci hanno affidato i cittadini con il voto». Rispettare la volontà dei cittadini, questo il mantra di Caruzzo che davanti alla possibilità di dover lasciare aveva detto, «dovessi andare a casa lo farei con l'animo sereno consapevole di aver fatto di tutto per il bene del mio paese». La decisione che altri amministratori gli consigliavano, l'ha presa la Prefettura, a San Vito dopo 7 anni e mezzo torna il commissario.

Le nuove elezioni potrebbero essere già il 14 e 15 maggio, date delle prossime amministrative, ma prima bisogna attendere il decreto di scioglimento del Consiglio del ministero dell'Interno.
 

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