“Per un'ecografia addominale completa con priorità B (da eseguire entro 60 giorni) nella Asl di Viterbo i tempi di attesa sono rispettati solo nel 47,2% dei casi”.
Ma l’azienda sanitaria locale sta mettendo in campo iniziative su diversi fronti per abbattere i tempi. L'unità operativa Diagnostica per Immagini prosegue, ad esempio, nell’effettuare settimanalmente delle sedute straordinarie, dalle ore 20 alle 24, per l'esecuzione di Tac e risonanze magnetiche con l'obiettivo di ridurre i tempi di attesa. Vengono in questo modo eseguite tutte le richieste con classe di priorità B e D che non hanno trovato posto al Cup negli slot ordinari e che pervengono al Servizio di counseling aziendale e tramite ReCup regionale.
Inoltre, a Viterbo è operativo un team dedicato a rispondere a quanti, pur avendo un’impegnativa con urgenza, non riescono a trovare un appuntamento utile nei termini richiesti dal medico curante. In questo caso, il paziente può rivolgersi alla mail liste.attesa@asl.vt.it, spiegando la necessità e allegando la ricetta. Non appena si libera un posto (ad esempio a seguito di una disdetta) si viene ricontatti con l’appuntamento preso direttamente dall’équipe.
Le liste di attesa, oltre all’eredità del Covid, sono legate a doppio filo anche alla carenza di personale: come nel resto del Lazio, anche a Viterbo medici, infermieri e specialisti vari sono troppo pochi per coprire tutti i servizi. E allora la Asl ha deciso di fare ricorso alle prestazioni aggiuntive dei dipendenti. Si tratta di circa 2 milioni di euro stanziati per la dirigenza dell'area sanità e quasi 1,5 per il comparto del ruolo sanitario: un totale di circa 3.5 milioni di euro stanziati nei giorni scorsi per gli straordinari del personale nel periodo luglio-dicembre 2023.
“Il direttore sanitario aziendale ha condiviso la necessità di programmare anche per il periodo luglio – dicembre 2023 – riporta il provvedimento adottato dall’azienda sanitaria - un piano di abbattimento liste d’attesa per le branche critiche in attesa di nuove indicazioni del ministero della Salute e, visto il sussistere della grave carenza di personale medico, ha condiviso la necessità di autorizzare un monte ore complessivo di turni erogabili in regime di prestazioni aggiuntive per ulteriori mesi 6 (attività progettuali per abbattimento liste d’attesa, attività a garanzia dei livelli di assistenza), nelle more delle azioni necessarie per il reclutamento delle figure professionali carenti”.
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