“Guado di Sferracavallo.
Partecipano all’incontro, organizzato dall'associazione Archeotuscia odv e introdotto dal presidente di quest’ultima Luciano Proietti, Stefano Petrocchi, direttore regionale dei musei del Lazio; Margherita Eichberg, Soprintendente dell’area archeologica, belle arti e paesaggio di Viterbo e dell'Etruria meridionale; Sara De Angelis, direttrice del Museo di Rocca Albornoz; Beatrice Casocavallo, funzionario della Soprintendenza archeologica delle belle arti e paesaggio di Viterbo e dell’Etruria meridionale; Simona Sterpa, archeologa, direttrice delle compagne di scavo; Lorenzo Benini, responsabile sponsor Trust di Scopo Sostratos; Emanuele Ioppolo, restauratore dei corredi funebri.
La necropoli di Sferracavallo fu scoperta nel 2010 da Mario Sanna e Luciano Ilari di Archeotuscia. Inizialmente trovarono la tomba rupestre con la forma a casetta, poi tutte le restanti. Già visitata e saccheggiata dai tombaroli, la tomba più visibile fu trovata intatta e ha restituito un rilevante corredo funebre. Era dagli anni '70 dell’altro secolo che non che non si trovava una tomba integra a Norchia.
«La felice contaminazione tra la mostra di Trifolelli, di grande originalità tecnica – sottolineano gli organizzatori - e la serie di iniziative e presentazioni editoriali che ne stanno punteggiando il denso programma a latere, è stata concepita per arricchire il portato culturale della manifestazione, allo scopo di riannodare un tenace nesso di appartenenza con la città di Viterbo. Il successo che gli appassionati d’arte e archeologia stanno tributando è la conferma della fondatezza di tale assunto circa la proficua integrazione reciproca tra proposte culturali coerenti e nel contempo diversificate tra loro per tipologia»”. Ingresso libero; obbligatorio il Green pass.