Nove mesi di governo e il piano per il rilancio del centro storico è fermo al palo.
Incontro fuori dal Comune con abitanti e commercianti del centro, la sindaca Frontini prende appunti
Parole che, in una lettera, riprende anche Carlo Lavalle in prima linea, da tempo, nel chiedere maggiore attenzione per il centro storico. Un malato che: «è chiaramente in uno stato critico. Non riconoscerlo significa negare la realtà dei fatti». Dalla scarsa cura e manutenzione alla sicurezza, con il problema serio delle baby gang ed i furti che hanno colpito passanti e attività; dall’uso scriteriato delle automobili e mancanza di un piano veicolare alternativo ai rifiuti e alla sporcizia, le cause del declino del centro sono diverse; comuni invece le responsabilità.
Spiega ancora Lavalle: «Le pregresse amministrazioni non hanno saputo rispondere adeguatamente ai processi di cambiamento della realtà urbana viterbese abbandonando il centro storico al degrado e consegnandolo nelle mani di piccole forze che hanno ulteriormente peggiorato la situazione provocandone la crisi».
La strada che Lavalle individua per uscire dal solco passa da un nuovo concetto di sviluppo: «la città turistica. Carta vincente, come dimostrano le esperienze di altre città simili a Viterbo che hanno saputo rinnovarsi percorrendo questa strada. I benefici sono evidenti e chi le visita (anche i viterbesi si spostano) può constatare direttamente i vantaggi e le opportunità economiche e sociali di questa scelta. Vince chi cambia il quadro».
Un piano ambizioso, e con tempistiche lunghe, che può contare su un fitto gruppo di sostenitori: primi tra tutti i residenti. «In questi ultimi tempi sono emerse forze che hanno operato e operano nel senso contrario al degrado agendo e impegnandosi per ridare valore al centro storico – continua Lavalle -. Sotto l'azione di queste forze e soggetti il centro storico si sta trasformando e sta cercando una nuova e più proficua funzione. Molti viterbesi hanno compreso che la prospettiva della città d'arte e turistica è un'occasione di sviluppo per risollevare le sorti dei luoghi storici e restituirgli prestigio e valenza».
Fondamentale, il ruolo dell’amministrazione «Ha intercettato la domanda di queste forze che stanno ridisegnando positivamente il volto del centro storico, ma dovrebbe avere un ruolo di raccordo e di messa in sinergia di un ampio arco di forze fatto di commercianti, residenti, imprenditori per meglio incidere nella direzione intrapresa».