Il cinghiale ferito carica il cacciatore, lo colpisce e lo manda all’ospedale. È stata una brutta avventura, quella capitata ieri a un ex giocatore della Viterbese dei tempi d’oro, Sergio Di Prospero, ma che per fortuna non ha avuto conseguenze più gravi: se l’è cavata infatti con una ferita a un piede.
L’incidente di caccia è avvenuto in località Giardino, nelle campagne di Capodimonte.
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Del resto si è trattato di un incidente piuttosto comune: proprio ieri, per esempio, ne è successo uno analogo in Toscana, nel Mugello, dove un cacciatore è stato travolto da un cinghiale ed è stato trasportato in eliambulanza all’ospedale di Firenze per ferite gravi a una gamba. Di Prospero, invece, è stato subito dimesso ed è tornato a casa dalla famiglia. È stato lui stesso a tranquillizzare gli amici, in particolare gli ex calciatori con cui è in contatto su una chat di whatsapp: «Ragazzi, grazie, tutto bene. Un cinghiale mi ha cariato e ho rimediato tre punti ma niente di grave. Grazie mille per la vostra attenzione».
Di Prospero, viterbese di 70 anni, è un personaggio molto conosciuto nel mondo del calcio. La sua carriera di forte centrocampista è cominciata nelle giovanili del Pilastro, poi ha debuttato alla Viterbese del presidente Enrico Rocchi. Il suo esordio in maglia gialloblù è stato nella stagione 1971-72, in serie C; l’hanno dopo è passato all’Arezzo (serie B), poi all’Alessandria, dove ha vinto il campionato di C. In seguito ha giocato nel Grosseto, Salernitana, Montecatini, Lucchese e La Spezia. È tornato alla Viterbese in serie D nel campionato 1982-83 e c’è rimasto fino al 1986-87. Smessa l’attività sportiva, Di Prospero ha aperto un’agenzia di viaggi e ha continuato a coltivare la passione per lo sport e la caccia.