Arriva un razzo in diretta e il corrispondente da Israele è costretto a interrompere la diretta del TG1. È accaduto ieri a Marco Alviti, inviato del Tg Rai che è stato costretto a fuggire verso il bunker mentre le sirene avvertivano che era in corso un nuovo attacco.
Alviti è quindi stato raggiunto per telefono. «Stiamo tutti bene - ha detto -. Come spesso accade è suonato l'allarme e abbiamo pochi secondi per raggiungere zona del bunker, perché Gaza è a soli 10 chilometri e i razzi ci mettono pochissimo ad arrivare qui». L'inviato ha quindi aggiunto che «l'attacco all'hotel non è probabilmente un caso».
«Abbiamo assistito a una telefonata anonima in arabo - ha rivelato -, nella quale l'uomo diceva: se fossi in voi, me ne andrei». «Non c'è ancora un bilancio di morti e feriti - ha concluso -. Più di cento razzi sono stati lanciati».