Di questi tempi sentire un imprenditore spendere parole ottimiste sul futuro è cosa rara. Eppure tra i produttori di salumi italiani, il sentimento è diffuso. Merito dell'export, e soprattutto di un nuovo grande mercato che spalanca ora, dopo 15 anni, le sue porte agli insaccati made in Italy. Come conferma Nicola Levoni, presidente dell'Istututo salumi italiani tutelati:"Le esportazioni sono il traino dello sviluppo positivo delle nostre produzioni". L'export ora riceve nuova linfa dall'apertura del mercato statunitente che può finalmente importare salumi a breve stagionatura da Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto e dalle province autonome di Trento e Bolzano: l'autorità americana che vigila sulle carni e le conserve ha considerato decaduto il pericolo di malattia vescicolare dei nostri maiali.
Ultimo aggiornamento: 23 Settembre, 17:02
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