I bastoncini di pesce, noti per la loro praticità e appeal soprattutto tra i bambini, potrebbero celare rischi nascosti e problemi di sostenibilità non trascurabili.
La posizione dell'IIAS
In seguito al clamore suscitato dalla questione bastoncini di pesce, l'IIAS (Istituto Italiano Alimenti Surgelati) ha diffuso una nota per esporre la propria posizione: «I bastoncini di pesce che troviamo in commercio in Italia, sono sicuri per il consumo e rispettano le normative sulla sicurezza alimentare, risultando al di sotto dei livelli massimi previsti dall'UE e delle dosi giornaliere tollerabili (TDI) raccomandate dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare per tutti i contaminanti citati», scrive l'Istituto.
«In Italia - continua la nota - la produzione dei bastoncini di pesce, come peraltro quella dei surgelati in generale, è sottoposta a molteplici e rigorosi controlli, sia da parte delle aziende che delle pubbliche autorità, con l’obiettivo di garantire la massima salubrità di ogni prodotto, in ogni fase di lavorazione, e questa è la più grande conferma di qualità e sicurezza per il consumatore». Inoltre «i bastoncini di pesce in commercio, realizzati dalle aziende del nostro comparto, proprio perché rispettano la normativa vigente, non contengono né conservanti (non possono neppure farlo per legge) né additivi».
Infine «IIAS tiene a ribadire che, da sempre, la tutela dei consumatori è la priorità delle aziende del settore, che si impegnano a garantire la massima trasparenza in tutte le fasi della produzione, utilizzando solo materie prime di qualità (come nel caso dei bastoncini, in cui la presenza di pesce in Italia supera mediamente il 60% e la materia prima utilizzata - filetti di merluzzo - è sempre di elevata qualità)».
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