Un totem multimediale su cui scorrono in formato video di venti secondi i racconti delle vite delle 85 vittime della strage del 2 agosto 1980, immaginate, scritte e lette da studenti delle scuole bolognesi e da artisti come Lella Costa, Alessandro Bergonzoni e Neri Marcorè: è l'installazione 'Vite interrotte il 2 agosto 1980', realizzata da Cantiere Bologna in collaborazione con l'associazione tra i familiari delle vittime e posta oggi nel «cantone» all'angolo tra via Ugo Bassi e Piazza del Nettuno, nel cuore del centro città. L'installazione, presente anche nella sala d'attesa della stazione centrale, sarà aperta al pubblico fino al 3 agosto.
All'inaugurazione hanno partecipato tra gli altri Paolo Bolognesi, presidente dell'Associazione vittime della strage, la vicesindaca Emily Clancy, Roberto Morgantini delle Cucine Popolari. «Abbiamo cercato di raccontare cosa significhi interrompere una vita, e l'enormità di una tragedia che ha fatto 85 vittime», ha spiegato il giornalista Aldo Balzanelli a nome di Cantiere Bologna.