(LaPresse) “Fa male sentire le critiche. Fa male sentire dire che sto lucrando su mia figlia morta". Lo ha dichiarato Gino Cecchettin, padre della vittima di femminicidio Giulia, ospite dell’evento del Corriere “Obiettivo 5” nell’Aula Magna del Rettorato della Sapienza a Roma. "Però ho imparato a farmi scivolare queste cose addosso. Dopo la prima ondata di critiche mi sono reso conto di aver dimenticato Giulia per due giorni. Mi sono detto «no, questo non è giusto, io devo soffrire per Giulia non per le critiche» commisurando le due cose”, ha aggiunto Cecchettin.
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