Lacrime e comozione nella chiesa ortodossa accanto all'ex ospedale Umberto I al funerale di Michele Bitca, il bimbo di due anni morto venerdì, nel reparto di terapia intensiva pediatrica di Padova, per aver ingerito una vite di metallo che si era incastrata nella trachea, (come riporta oggi il Gazzettino). È stato il papà Anatolie, sacerdote ortodosso e protopresbitero del I vicariato arcivescovile, ad accompagnare il figlio nel suo ultimo viaggio. Il piccolo stava giocando nel giardino di casa, a Zelarino, ha preso in bocca la vite ed è stato colto da un arresto cardiaco: è stato impossibile per lui espellere l'oggetto. Sono stati i familiari a dare l'allarme: il bimbo era a terra, aveva perso i sensi. Portato al pronto soccorso dell'Ospedale dell'Angelo, i medici erano riusciti a rimuovere la vite, ma le condizioni del bimbo si erano subito rivelate gravissime. Ha lottato cinque giorni, poi venerdì è morto nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Padova. I genitori hanno voluto compiere un grande gesto d'amore: hanno donato i suoi organi per aiutare a vivere altri bambini in attesa di trapianto.
Ultimo aggiornamento: 17:32
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