Non spense il falò e incendiò l'area
vicina: condannato a 220 mila euro

Martedì 26 Aprile 2016 di Vittorino Bernardi
Incendio boschivo
VICENZA –  È di 200 mila euro più altre 20 mila di spese legali la condanna inflitta a Egidio Vencato, 79enne di Creazzo, dalla Corte d’Appello di Venezia per avere causato ai primi di settembre 2003 un incendio ai danni di un’area boschiva privata alle pendici di Monte Berico, di proprietà della famiglia Antonio Fiorin. Che dovrà destinare buona parte del risarcimento alla cura del verde e al ripristino della zona devastata dal rogo.

La sentenza della Corte d’Appello, come riporta il Giornale di Vicenza, ha confermato quella di primo grado emessa nel 2010 a Vicenza. A ricorrere alla Corte veneziana è stato il condannato che confidava in una riduzione della pena. All’indomani del rogo Egidio Venato ammise le proprie responsabilità, come proprietario di un terreno limitrofo a quello di Antonio Fiorin. Dove quel giorno di settembre 2003 bruciò della sterpaglia, utilizzando anche dell’alcol per controllare il falò e allontanasi successivamente a fiamme ritenute spente. Un errore di valutazione grave, perché nelle ore successive  il focolaio apparentemente spento riprese vigore per invadere con le fiamme e distruggere la proprietà di  Antonio Fiorin, allora attrezzata a coltivazione di ulivi. I vigili del fuoco lavorarono diverse ore per domare l’incendio. Con la conferma della condanna Egidio Vencato potrebbe ricorrere in Cassazione.
 
Ultimo aggiornamento: 09:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA