VICENZA - Incredibile vicenda all’interno del carcere berico di San Pio X: la squadra mobile della questura con l’ausilio della polizia penitenziaria ha portato alla luce all’interno della struttura un fiorente mercato nero di sostanze stupefacenti e un passamano di cellulari e schede sim con intestatari fittizi. L’indagine durata un anno si è conclusa con l’arresto di tre persone: l’agente di polizia penitenziaria Simone Notarianni, 43enne originario di Motta Santa Lucia (Cz), il detenuto 32enne Mattia Iovine di Pompei (Na) e la compagna Barbara Schiesari, 45enne di Rovigo. Mattia Iovine avrebbe gestito con la complicità di Simone Notarianni un fiorente mercato di droga, telefonini, carte sim e altre apparecchiature elettroniche, il cui uso è vietato in carcere. Nell’operazione di polizia sono state indagate altre otto persone tra le quali due operatori di polizia penitenziaria e un cittadino cinese che da titolare di un negozio di telefonia a Rovigo forniva le schede sim con intestatari fittizi poi utilizzate in carcere dai detenuti. È stata disposta la custodia cautelare in carcere per il detenuto partenopeo, l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per la sua compagna e gli arresti domiciliari per un agente di polizia penitenziaria.
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