ISOLA VICENTINA - Tre pregiudicati romeni ieri sono stati deferiti in stato di libertà per tentato furto in concorso e detenzione di banconote false. Nell'ambito dei servizi preventivi svolti in modo coordinato nel territorio per contrastare i reati predatori i carabinieri della stazione di Malo e del Nucleo operativo Radiomobile di Schio hanno deferito in stato di libertà i pregiudicati romeni: S.H., 31 anni residente a Schio, I.M. 39 anni residente a Lido Adriano (Ra) e S.S. di 26 anni residente a Schio.
Nella serata del 10 febbraio, transitando per la zona industriale di Isola Vicentina, i carabinieri all’interno di una pattuglia hanno notato un sospetto viavai di persone, con baricentro la ditta “La Prima Plastics srl” di viale Europa 46. Una verifica tempestiva ha consentito ai militari del capitano Vincenzo Gardin di sorprendere tre uomini nell’atto di trafugare una centinaio di mascherine per frontali di autovetture marca “Audi” e “Maserati”. I tre uomini sono stati fermati e identificati. Nella successiva perquisizione domiciliare i carabinieri nell'abitazione di S.S. hanno rinvenuto cinquantanove banconote false da 50 euro per 2.950 euro. Le mascherine sono state restituite all’azienda e sono in atto degli accertamenti con la Banca d'Italia per verificare la provenienza delle banconote.
Ultimo aggiornamento: 16:14
© RIPRODUZIONE RISERVATA Nella serata del 10 febbraio, transitando per la zona industriale di Isola Vicentina, i carabinieri all’interno di una pattuglia hanno notato un sospetto viavai di persone, con baricentro la ditta “La Prima Plastics srl” di viale Europa 46. Una verifica tempestiva ha consentito ai militari del capitano Vincenzo Gardin di sorprendere tre uomini nell’atto di trafugare una centinaio di mascherine per frontali di autovetture marca “Audi” e “Maserati”. I tre uomini sono stati fermati e identificati. Nella successiva perquisizione domiciliare i carabinieri nell'abitazione di S.S. hanno rinvenuto cinquantanove banconote false da 50 euro per 2.950 euro. Le mascherine sono state restituite all’azienda e sono in atto degli accertamenti con la Banca d'Italia per verificare la provenienza delle banconote.
