ARZIGNANO - E' arrivata a una tragica svolta la vicenda della scomparsa di Lino Bertinato, il 74enne residente a Tezze di Arzignano, uscito dalla sua abitazione in via Mure nel pomeriggio di lunedì e non più rincasato. Attorno alle 15 i vigili del fuoco, che stavano battendo la zona da due giorni e mezzo (anche con l'ausilio di un elicottero e di unità cinofile), hanno individuato il cadavere del pensionato nei pressi della cava di ghiaia "Poscola", situata sempre nel territorio arzignanese e inattiva da diversi anni, ai confini con il comune di Montecchio Maggiore: la cava è visibile da chi percorre la statale 246.
Sul posto, oltre ai pompieri, anche un'ambulanza del Suem 118 dell'ospedale di Arzignano, i cui sanitari non hanno che potuto accertare il decesso. Al lavoro anche gli agenti della polizia locale di Arzignano e i carabinieri che stanno svolgendo le indagini: uno degli aspetti tuttora al vaglio il fatto che il cadavere è stato rinvenuto all'interno della proprietà, che risulta recitata, anche per motivi di sicurezza: al momento difficile capire perchè l'anziano si sia introdotto nell'area.
L'allontanamento di Bertinato, sofferente di vuoti di memoria e di un principio di Alzheimer, e che per questo viveva con una badante, aveva subito destato grande preoccupazione.