Referendum. Fusione: Solagna volta le spalle alla Valbrenta

Lunedì 17 Dicembre 2018 di Roberto Lazzarato
Valbrenta Nervo ferazzoli
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VALBRENTA. Solagna ha detto ‘NO’ al referendum sul progetto di fusione di cinque comuni della Valbrenta. Un risultato controcorrente con il resto della Valle dove negli altri quattro comuni interessati (Campolongo sul Brenta, San Nazario, Valstagna e Cismon del Grappa) ha prevalso il ‘SI’, ma un esito che però era nell’aria considerato lo schieramento che si era formato attorno al comitato per il ‘NO’. I voti contrari alla fusione nel comune di Solagna sono stati 544, contro i 318 favorevoli. «Abbiamo perso una grande occasione per formare un unico comune della Valbrenta – ha spiegato il sindaco di Solagna Daniele Nervo. – Adesso siamo soli e isolati, con le dovute proporzioni, come l’Inghilterra. In democrazia l’esito del voto si deve accettare, ma ci si renderà conto più avanti della frittata fatta e delle conseguenze negative di questo esito referendario.»
Non sono state tutte rose neppure a Campolongo, il più piccolo comune della Valle, dove i ‘SI’ sono prevalsi per soli tre voti: 207 favorevoli e 204 contrari. «L’esito è stato in bilico sino alla fine – ammette il sindaco Mauro Illesi. – E’ una vittoria importante non solo per Campolongo, ma per l’intera Valbrenta. I giovani hanno votato per la fusione credendo nel progetto.»
Il ‘SI’ ha prevalso nettamente negli altri tre comuni interessati: a Valstagna si sono espressi favorevolmente alla fusione 554 elettori mentre i contrari sono stati 318; a San Nazario l’esito della votazione non è mai stato in dubbio con 520 ‘SI’, contro solo 241 ‘NO’; anche a Cismon, comune confinante con il Bellunese e il Trentino, sono prevalsi i ‘SI’ 285, contro i 194 ‘NO’.
«Sono contento ed emozionato – ha commentato il sindaco, nonché presidente dell’Unione Montana Valbrenta, Luca Ferazzoli. - Questo è un voto storico per la Valle. Mi spiace per il comune di Solagna, ma il loro voto dovrà essere rispettato. Adesso viene la parte più difficile: dimostrare con i fatti che chi ha votato ‘NO’ ha sbagliato. Ma siamo pronti ad affrontare l’impegnativo nuovo percorso che si è aperto con questo referendum.»
I risultati del referendum ora saranno valutati dal Consiglio Regionale sia complessivamente, sia sulla base degli esiti distinti per ciascuna parte del territorio.
Con legge regionale si dovrebbe procedere all’istituzione del nuovo comune (formato da Campolongo sul Brenta, San Nazario, Valstagna e Cismon del Grappa), con nomina da parte del Prefetto del commissario che amministrerà il nuovo ente fino alle nuove elezioni in calendario la prossima primavera.
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