Ciclopista valligiana, Trento avverte:
l'incompiuta veneta affossa turismo

Venerdì 8 Aprile 2016 di Roberto Lazzarato
Valbrenta. Ciclopista del Brenta
VALBRENTA - Trento e la Valbrenta sintonizzati sulla ciclopista per la promozione del territorio. Se sulla viabilità in Valsugana l’accordo tra Veneto e Trentino stenta a decollare, sulla Ciclopista del Brenta, invece, catalizzando comuni interessi, l’obiettivo comune è quello del suo completamento, considerato il continuo aumento di cicloturisti e la necessità di risolvere le criticità palesate in alcuni tratti.

Bocciata dal consiglio comunale di Solagna la mozione presentata dai rappresentanti della minoranza Nervo, Bertoncello e Ferracin, per l’inserimento nelle opere dell’Unione Montana Valbrenta della ciclopista in territorio solagnese, prosegue l’iter del progetto originale presentato dall’UM per il completamento della ciclopista del Brenta, dopo l’approvazione della convenzione con la Regione Veneto per dare il via ai lavori, per un importo di 2 milioni di euro, dei quali 1.600.000 assegnati dalla Regione per intervento a regia e 400.000 a carico dei comuni valligiani.

Il percorso è distinto in due macroaree: la vallata del Brenta e la pianura che si estende da Bassano del Grappa in direzione sud sino al confine padovano. Un programma di riferimento generale per l’attuazione dei singoli stralci progettuali di competenza dei vari comuni interessati e la città di Bassano snodo dell’intero sistema nel quale si innesteranno anche altre direttrici ciclabili provenienti dalla pedemontana del Grappa, da Piave, Marosticense e Veronese. 

Da Trento fanno rilevare che il mancato completamento dell’opera in territorio veneto rischia di vanificare i consistenti investimenti effettuati in Trentino e disincentivare il flusso di turisti delusi da un’opera bella ma incompiuta. «Il comune di Cismon ha presentato alla provincia di Vicenza, coordinatrice per i comuni di confine - spiega il sindaco Luca Ferazzoli, - un progetto di 3.500.000 euro per il completamento e la messa in sicurezza della ciclopista, nel quale sono interessati i comuni di Cismon, Valstagna, San Nazario, Pove e anche Enego, con interconnessioni con i più rilevanti musei del territorio, il Covolo di Butistone, il Museo Ferroviario di Primolano e le Grotte di Oliero».

In seguito al sopralluogo effettuato dai tecnici di RFI, in occasione della frana che ha minacciato la linea ferroviaria, «con l’elicottero è stata sorvolata l’area della ciclopista di San Nazario, in località Turri - aggiunge il sindaco Ermando Bombieri, - per verificare un possibile intervento di messa in sicurezza, considerato che la ciclopista scorre affiancata alla ferrovia Bassano-Trento. Se RFI troverà i fondi per l’intervento, l’eventuale finanziamento dei comuni di confine potrebbe essere utilizzato per il collegamento della ciclopista tra San Nazario e Solagna, lungo il fiume Brenta, in località Fontanazzi».
Ultimo aggiornamento: 11:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA