Solo mezz'ora per i prelievi in tutta la Valle, sale la protesta dei pazienti

Venerdì 25 Novembre 2016 di Roberto Lazzarato
Valbrenta. Prelievi sangue

VALBRENTA. «Mezz’ora di prelievi del sangue per tutta la Valbrenta due volte alla settimana non basta», protestano in coro i valligiani, in prevalenza persone anziane che dovrebbero beneficiare del servizio, nella sede staccata ubicata nei locali di Palazzo Guarnieri, a Carpané, che è stato dimezzato da diversi mesi. «Prima i prelievi venivano fatti dalle 7 alle 8 ogni martedì e venerdì - spiega C.L, un’anziana che per motivi di salute deve recarsi nell’ambulatorio tutte le settimane, come decine di altre persone provenienti anche da molto lontano, basti pensare le contrade a nord di Valstagna o da Cismon e Primolano. - Da molti mesi, invece, i prelievi vengono effettuati soltanto dalle 7 alle 7.30. Se si arriva alle 7 e 31, come è successo anche l’altro giorno, viene tolto il distributore dei numeri delle prenotazioni all’interno della saletta d’attesa e preclusa la possibilità del prelievo».

La vignetta

 

La Valbrenta, che già lamenta una carenza di servizi, data la sua conformazione territoriale, presenta numerosi piccoli nuclei abitati nei quali vivono prevalentemente persone anziane, spesso impossibilitate ad usufruire di servizi pubblici e quindi in difficoltà ad accedere all’ambulatorio dove, spesso, sono costretti a farsi accompagnare da familiari o conoscenti. «Se tardano anche pochi minuti il prelievo non viene effettuato e se si presentano in anticipo trovano le porte ancora chiuse e devono aspettare, al buio e al freddo d’inverno, sulle scale finché non arrivano gli addetti ad aprire la saletta d’attesa». Anche i prelievi a domicilio, vale a dire per quelle persone impossibilitate a muoversi che inoltrano quindi la richiesta motivata dal medico del prelievo presso l’abitazione, vengono effettuati a volte con ritardi anche di 12 o 15 giorni dalla presentazione della richiesta. Di tutti questi inconvenienti più volte sono stati informati i sindaci e Palazzo Guarnieri.

«Il servizio ora è svolto da una cooperativa per conto dell’Asl. Mi sono attivato personalmente presso i responsabili dell’Asl di Bassano - assicura Carlo Perli, sindaco di Valstagna e assessore dell’Unione Montana ai servizi sociali - e mi è stato assicurato che avrebbero provveduto in merito». Sta di fatto che nulla, per il momento, è cambiato e i pazienti stanno perdendo la pazienza, perché con la stagione invernale i problemi aumentano, in particolare per le persone anziane.

© RIPRODUZIONE RISERVATA