Grande festa per Maria, 103 anni di vita e tanti ricordi felici e drammatici

Giovedì 8 Dicembre 2016 di Roberto Lazzarato
Valbrenta, Maria Mocellin

VALBRENTA - Nell’annuario dei centenari della Valbrenta un posto d’onore spetta a nonna Maria che oggi ha festeggiato 103 anni, ancora con una lucidità invidiabile per una centenaria. Maria Mocellin, vedova Campana, classe 1913, originaria di San Nazario, nel ricevere gli auguri dai familiari, parenti, amici, conoscenti, presidente del comitato di gestione, direzione e dipendenti della casa di riposo S. Pio X, di Valstagna, dove si trova da qualche mese, a chi le ricorda gli avvenimenti del passato, lei ancora oggi riesce a trovare nei cassetti della memoria sempre nuovi particolari della sua lunga vita.
 

 

Tanti i ricordi che attraversano oltre un secolo di esistenza, ad iniziare da quelli legati al padre, Nicola, abile in ogni attività, in particolare nel confezionare le scarpe. Innumerevoli le vicissitudini, ora tristi, ora liete, una vita da emigrante, il dramma di due guerre mondiali, l’allontanamento in tenera età dal paese, coinvolta nella dolorosa esperienza del profugato. Nel 1917, a soli 4 anni, con «il papà in guerra, assieme alla mamma, il nonno e due fratelli, ho raggiunto su un carretto la stazione di Solagna, per salire sulla tradotta militare e raggiungere la Puglia, dove rimanemmo profughi sino alla primavera del 1919». Non ha dimenticato nemmeno le vicende drammatiche della seconda guerra, in particolare il rastrellamento del Grappa, durante il quale tutti gli uomini del paese, con il parroco, furono rinchiusi nelle scuole elementari. E poi, dopo il profugato, nell’altro esodo migratorio che ha coinvolto la Valbrenta, è approdata in Svizzera a cercare lavoro, sino al rientro nel 1949 per il matrimonio.

Una vita, lunga, dedicata alla famiglia, al marito provato da salute cagionevole, ai due figli, dei quali uno, il primogenito, deceduto, agli anziani genitori, al duro lavoro nei campi.
Nel festeggiare i 103 anni nonna Maria, che ha aperto personalmente lo spumante, guarda avanti e non pone limiti alla provvidenza puntando a raggiungere, con serena lucidità, un nuovo prestigioso traguardo di longevità.

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