Attesa per l'autopsia di Marta, ora
la procura fa la conta dei medici

Sabato 2 Gennaio 2016 di Paola Gonzo
Marta Lazzarin
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BASSANO - Rimandata a data da destinarsi (prevista probabilmente entro la settimana) l'autopsia di Marta Lazzarin, la giovane mamma spentasi il 29 dicembre scorso all'ospedale san Bassiano dove lo stesso giorno, poche ore prima, le era stata riscontrata la morte del bimbo di 27 settimane che portava in grembo.

L'esame autoptico era in programma la mattina dello scorso 31 dicembre, ma l'iter è stato arrestato a seguito del deposito di un esposto da parte della famiglia della vittima, con il quale la procura di Vicenza ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo affidata al pubblico ministero Barbara De Munari.

«A noi - fa sapere il direttore sanitario Enzo Apolloni - è arrivata una richiesta da parte della procura di acquisizione di tutta la documentazione necessaria a far chiarezza sul caso. Al momento - precisa - non son stati accusati alcuni medici e operatori specifici, ma verrà fatta chiarezza su quanti hanno avuto a che fare con la Lazzarin nel corso delle ore del suo ricovero prima del tragico decesso». Dall'autopsia si cercheranno di comprendere con maggior chiarezza le cause della morte della giovane mamma, ricercando anche un'eventuale correlazione tra il decesso di quest'ultima e quello del feto, avvenuto presumibilmente qualche giorno prima. «Attenderemo tutte le verifiche del caso - afferma Apolloni - nella consapevolezza di aver agito nel migliore dei modi. Anche se la donna è entrata in ospedale con la febbre alta, nella sua situazione un cesareo avrebbe rappresentato un rischio maggiore di infezione rispetto al parto naturale per il quale, appunto, gli operatori medici avevano deciso di attendere». All'espulsione del feto, però, Marta non è mai arrivata: il suo cuore ha smesso di battere a seguito di un arresto cardiaco nella prima serata di martedì scorso, di fronte al quale ogni tentativo di rianimazione è risultato inutile.
Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 11:15