Uganda, l'ospedale dei miracoli che
battè la guerra: il racconto di chi c'era

Sabato 21 Novembre 2015
Uganda, l'ospedale dei miracoli che battè la guerra: il racconto di chi c'era

BASSANO - (Cs) Non è solo la presentazione di un libro, è anche il tuffo in decenni di storia contemporanea tuttora poco conosciuta la proposta che la libreria Palazzo Roberti fa sabato 7 novembre alle 17.30. Si parla di Uganda, de "I bambini della notte" (Saggiatore), dell'ospedale Lacor nel nord del Paese, ma soprattutto degli avvenimenti drammatici che hanno massacrato la vita e la stessa identità di un popolo dagli anni Sessanta fino a pochi anni fa.

Lacor, una storia tutta da conoscere

Uno dei capitoli che l'Occidente ha conosciuto o voluto conoscere poco, ma che proprio nel Bassanese e nel Veneto è stato molto agitato, dalla metà degli anni '90 in poi, da una rifugiata ugandese naturalizzata bassanese, Prisca Ojok Auma, che ha saputo farsi spalancare tutte le porte dei media italiani e non solo per raccontare e divulgare la tragedia della sua tribù, gli Acholi, e del Nord Uganda sconvolto dalla guerra, dagli omicidi a ripetizione, dalla più brutale violenza. Un lavoro incredibile quello di Prisca, iniziato proprio dal Gazzettino con il primo articolo che iniziò a raccontare quella tragedia.

L'incontro di sabato 7 novembre fa conoscere una parte estremamente importante di quella storia, la vicenda dell'ospedale Lacor e dei coniugi Lucille e Piero Corti, infaticabili artigiani della salute e del diritto alla vita in un luogo dove la morte imperava sovrana, e della Fondazione Corti che oggi in Uganda e nel mondo continua a lavorare per far proseguire quell'incredibile realtà di Lacor. E apre una pagina si speranza ora che il nord del Paese sta rinascendo. Il libro, nato dall'esperienza di Francesco Bevilacqua, un professionista arrivato che decise di dedicare la sua vita a quel pezzo d'Africa, illumina la storia della guerra e la grandezza dei medici e degli operatori italiani e ugandesi che seppero resistere, resistere e resistere in condizioni disumane.

Partecipano all'incontro Mariapia Bonanate, coautrice con lo stesso Bevilacqua, Prisca Ojok dell'associazione Marlawoti Onlus, Sergio d’Agostino chirurgo pediatra di Surgery for Children (che ha la sua "centrale" proprio a Vicenza), Dominique Corti, figlia di Lucille e Piero e presidente della Fondazione Corti Onlus.

Un incontro che aprirà gli occhi anche sulla realtà veneta, grossolanamente definita razzista per l'imperversare dei post in tema sui social in questo periodo di immigrazione, ma anche profondamente legata al volontariato e all'aiuto, come testimoniano i sostegni arrivati alla causa ugandese, di continuo, negli ultimi vent'anni. Filmati e video racconteranno quel pezzo di mondo (allegato un video sintesi della versione originale).

Dopo la serata in libreria, cena di beneficenza al ristorante "Al Pioppeto" di Romano d'Ezzelino: parte del ricavato andrà al Lacor Hospital di Gulu. Prenotazione obbligatoria contattando la pagina facebook "Mar Lawoti Onlus Prisca".

Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 18:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA