MENU
https://www.ilgazzettino.it
ACCEDI ABBONATI

NOTIFICHE ABBONAMENTI
LOGOUT
LEGGI IL GIORNALE

Vaticano

Sabato 6 Marzo - agg. 15:58
  • HOME
  • Sezioni
    • Nordest
      • Venezia-Mestre
      • Treviso
      • Padova
      • Belluno
      • Rovigo
      • Vicenza-Bassano
      • Verona
      • Pordenone
      • Udine
      • Trieste
      • Primo Piano
    • Italia
    • Economia
      • MoltoEconomia
    • MoltoDonna
    • Obbligati a Crescere
      • Economia
      • Welfare
      • Mobilità
      • Donna
    • Sport
      • Calcio
      • Mercato
      • Rugby
      • Altri Sport
      • Statistiche
    • Esteri
    • Tecnologia
      • MoltoFuturo
    • Cultura e Spettacoli
    • Gossip
    • Le altre
    • Animali
    • Blog
    • Viaggi
      • Grandi Viaggi
      • Italia
      • Mondo
      • Hotel & Ristoranti
      • Speciale
      • Weekend
      • News
    • Salute
      • Focus
      • MoltoSalute
      • Medicina
      • Bambini e adolescenza
      • Benessere e fitness
      • Prevenzione
      • Alimentazione
      • Storie
    • Motori
    • Europa
  • Multimedia
    • Video
      • Primo Piano
      • Nordest
      • Sport
      • Società
      • Spettacoli
      • Tecnologia
      • Le Altre
      • Motori
      • Salute
      • In Vista
    • Foto
      • Cronaca
      • Italia
      • Mondo
      • Spettacoli
      • Sport
      • Persone
      • Animali
      • Nordest
  • Servizi
    • Meteo
    • Oroscopo
    • Necrologie
  • Network
    • Il Messaggero
    • Il Mattino
    • Leggo
    • Corriere Adriatico
    • Quotidiano di Puglia
    • Caltagirone Editore
    • Piemme
    • Guida allo Shopping

Vaticano, lo scandalo immobili a Londra si complica dopo la perquisizione a monsignor Perlasca

Vaticano
Mercoledì 19 Febbraio 2020 di Franca Giansoldati
foto Vatican Media
  • 60

Città del Vaticano - La perquisizione anche stavolta è stata autorizzata dal Pontefice esattamente come aveva fatto per i 5 impiegati finiti alla gogna ad ottobre. «Il provvedimento, assunto nell'ambito dell'inchiesta sugli investimenti finanziari e nel settore immobiliare della Segreteria di Stato, eda ricollegarsi, pur nel rispetto del principio della presunzione di innocenza, a quanto emerso dai primi interrogatori dei funzionari indagati e a suo tempo sospesi dal servizio» ha informato il Vaticano.

APPROFONDIMENTI
L'INCHIESTA

Immobile a Londra, Parolin: affare opaco Becciu, non ho giocato coi...

VATICANO

Il Papa: scandali finanziari inconciliabili con la Chiesa. E per la...

DIALOGO CON LA STAMPA

Papa Francesco, la corruzione in Vaticano è una pentola che...

IL CASO

Il Vaticano rischia di perdere 230 milioni dallo scontro Ior-Curia

ROMA

Papa Francesco, bagno di folla a San Pietro: «Roma non è...

Ieri mattina monsignor Alberto Perlasca, un prete comasco molto schivo e di poche parole che vive a Santa Marta e che non ha mai ostentato stili di vita sopra le righe, ha consegnato tutto quello che aveva nelle mani dei gendarmi e gli hanno bloccato il conto allo Ior. Laureato in giurisprudenza alla Cattolica prima di farsi prete, ha diretto dai tempi di Papa Ratzinger l'ufficio nella Prima Sezione dove si effettuano investimenti e si controllano le rendite del tanto discusso Obolo di San Pietro e dei fondi di pertinenza della Segreteria, un tesoretto dell'ammontare di qualche centinaio di milioni di euro che serve allo Stato per il suo funzionamento. Da agosto Perlasca non lavora più lì. Da tempo voleva essere spostato e il Papa lo ha mandato a fare il giudice della Segnatura, una sorta di Corte Suprema, un luogo che ha spesso definito pieno di scartoffie. In realtà una specie di cimitero degli elefanti.

L'ex capo amministrativo della Segreteria di Stato si può quindi considerare uno dei principali testimoni dei passaggi interni relativi all'acquisto dell'ormai famoso immobile londinese, un edificio sul quale è stato fatto un investimento definito dal Papa opaco ma che, a Brexit consumata, vale esattamente il triplo del suo valore, come ha affermato anche due giorni fa il cardinale Angelo Becciu, durante la presentazione di un libro sugli ultimi conclavi, scritto da Francesco Grana. «Oggi quell'immobile tutti ce lo invidiano». Man mano che l'inchiesta sull'edificio londinese si stringe, affiora parallelo un garbuglio istituzionale che conduce direttamente a Santa Marta. Forse è anche per questo che si cerca una composizione veloce per arrivare a definire il ruolo di alcuni personaggi esterni che, tra un passaggio e l'altro, avrebbero tratto benefici.

Sicuramente il nodo che presenta maggiori ambiguità è quello che ha visto nel 2018 - l'ingresso nell'operazione di Londra Gianluigi Torzi, un broker molisano fino a quel momento sconosciuto in curia. Venne introdotto da un amico del pontefice, Giuseppe Maria Milanese, presidente di una cooperativa sanitaria, l'Osa.

milanese_racconta_progetto__durante_dopo_noi__casa_osa.php

Milanese - in virtù della sua vicinanza al pontefice ebbe subito spalancate tante porte aperte. In pratica fu lui a presentare Torzi al funzionario della Segreteria di Stato, Tirabassi. In quel periodo il Vaticano stava cercando di trovare una soluzione alla uscita di Raffaele Mincione dopo i durissimi scontri per come questo finanziere d'assalto utilizzava le risorse con speculazioni non concordate (Carige, Retelit, Bpm).

È a questo punto che Milanese propone come intermediario il broker molisano per l'acquisto del palazzo. Il suggerimento di fare entrare Torzi nella operazione non fu messo in discussione perché tutti sapevano che a proporlo era una persona di fiducia del Pontefice. Così Milanese accompagnò a Londra Torzi per una serie di riunioni, assieme all'avvocato Intendente della Ernst & Young. Fu redatta una bozza e nel 2018 venne firmato un accordo ma a questo punto cominciarono a non quadrare un po' di cose.

Era sfavorevole al Vaticano, fu costretto a pagargli quasi 10 milioni di euro, altri 44 per liquidare il fondo e almeno 2 per consulenze. In Vaticano esisterebbero note vergate e autorizzate per ogni passaggio. Naturalmente il cardinale Parolin era a conoscenza di tutto tanto che su un paio di documenti lui stesso siglò a margine: «sembra una buona operazione». Meno male che poi è arrivata la Brexit a far salire la quotazione del palazzo.

Una versione però che viene rivista radicalmente da Giuseppe Milanese, il presidente della cooperativa, il quale fa sapere di «non avere mai presentato Torzi in Vaticano e di non essere mai andato a Londra» per redigere la bozza dell'accordo per chiudere la partita dell'ormai famoso immobile di Sloan Avenue. «Qualcuno evidentemente, in questa fase, ha interesse a fare in modo che la grande operazione di pulizia che è in corso in Vaticano non venga fatta».
 

Ultimo aggiornamento: 21:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
MONDO

Il viaggio di Papa Francesco a Baghdad

IL VIAGGIO IN IRAQ

Il Papa in Iraq, assist ai cristiani ma nessuno per strada: lockdown e timori per la sicurezza

Papa Francesco conferma il viaggio a Baghdad Iraq, nubi sul viaggio del Papa
LONDRA

Filippo operato al cuore, l'ospedale: intervento riuscito Foto affettuosa diffusa dalla Regina

Condizioni di salute «leggermente migliorate» Principe Filippo come sta? 
REGNO UNITO

Boris Johnson e le spese folli della compagna per gli arredi di Downing Street

Boris Johnson: «Regno Unito pronto a ospitare tante partite degli Europei. E voglio i Mondiali 2030» Covid, in Inghilterra si riparte: più 630% di prenotazioni. Ma l'Italia è snobbata
LA CONFESSIONE

Papa Francesco: «Soffro di una nevrosi ansiosa, voler fare tutto e subito». Lo aiuta la musica di Bach

Papa Bergoglio fa psicanalisi: «Attenzione ai preti narcisisti» Sul lettino di Freud ci finiscono Giuda e Pietro, il tradimento nel Getsemani
Pagina successiva
caricamento
Video

Harry e Meghan, l'intervista "bomba" arriva in Italia: ecco quando e dove vederla

Sanremo 2021, Renga deve ripetere la canzone: ironia social a notte fonda

promo

OROSCOPO DI BRANKO

L'Oroscopo di Branko
Il cielo oggi vi dice che...
Branko legge e racconta le parole delle stelle, segno per segno...

LE PIÚ LETTE

​Zaia conferma: «Saremo arancioni da lunedì. Pfizer, si riescono a fare 7 dosi». Scuole: lunedì la decisione

Nuovo policlinico "mostruoso": 45 sale operatorie e 400 ambulatori, un colosso da 196mila metri quadri

di Mauro Giacon

Schiava del fidanzato. «Violentata fino a svenire, obbligata a indossare abiti lunghi, non uscire e non parlare con nessuno»

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmeonline.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci
  • CALTAGIRONE EDITORE
  • IL MESSAGGERO
  • IL MATTINO
  • CORRIERE ADRIATICO
  • QUOTIDIANO DI PUGLIA
  • LEGGO
Privacy Policy | Cookie Policy | INFORMAZIONI
Preferenze cookie
Società editrice © 2021 Il Gazzettino | C.F. 00744300286 P. IVA 02742610278 | CONTATTI | PUBBLICITÁ