Città del Vaticano – E pensare che gli archivi di Pio XII erano stati aperti con grande enfasi e soddisfazione solo il 2 marzo per dare modo agli studiosi di tutto il mondo di poter attingere alla montagna di carte conservata negli archivi vaticani e fare luce sulla figura di Pacelli, il pontefice che ha regnato in un periodo difficilissimo, durante l'occupazione nazista, la razzia al ghetto ebraico, le deportazioni e sotto le bombe degli Alleati.
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Le richieste degli studiosi sono iniziate ad arrivare numerosissime tanto che il Prefetto, monsignor Sergio Pagano era stato costretto a scaglionarle, dando la priorità agli accademici del mondo ebraico. Ora il coronavirus ha rovinato tutto perchè a causa dell'epidemia e del rischio di avere all'interno dei possibili contagiati è stato chiuso l'Archivio Vaticano ed è stata ordinata una disinfestazione dei locali.
Con una lettera inviata al personale che lavora all'interno, monsignor Sergio Pagano ha informato che a partire da lunedì 9 ogni servizio è sospeso, gli uffici resteranno chiusi fino a nuova comunicazione. Naturalmente questo divieto viene esteso anche per tutti gli studiosi che nel frattempo avevano inoltrato la domanda per poter accedere agli archivi ed erano stati ammessi a consultazione i fondi a disposizione. «Avvisiamo che l'archivio ha sospeso l'accesso ai ricercatori per tutta la prossima settimana».
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