Reddito minimo adeguato per le famiglie povere in Europa.
«Va detto che finché non mettiamo in discussione la ricchezza, non sarà possibile affrontare la povertà. Senza dubbio la povertà è un grosso problema nelle nostre società, ma a ben guardare, il vero flagello sono le diseguaglianze. Parlo dell’iniqua distribuzione delle nostre risorse, siano esse materiali, finanziarie, o addirittura sul piano dell’accesso a strutture democratiche» ha spiegato la scozzese Heather Roy, segretario generale di Eurodiaconia alla Voce Evangelica, mettendo in evidenza che la giustizia fiscale s’impone in molti paesi, inclusa la Svizzera.
«La povertà purtroppo spesso è intergenerazionale. È molto difficile rompere il circolo vizioso della povertà, soprattutto se va avanti da due generazioni. Queste dinamiche sono note. Da tempo ci occupiamo di come interromperle, soprattutto in riferimento alla povertà minorile. La povertà non deve essere ereditata. Per quanto riguarda il reddito minimo adeguato, l’attenzione dovrebbe essere rivolta soprattutto alle situazioni più vulnerabili, come le famiglie monoparentali» ha aggiunto.
«Se la vogliamo dire proprio tutta: la povertà è peccato, e lo è perché l’avidità è peccato, perché l’invidia è peccato, e molta povertà è causata da disuguaglianze strutturali dovute alla distribuzione di potere nella nostra società. Per alcuni può suonare molto radicale come posizione, e c’è chi dice che sono discorsi di sinistra, ma no: semplicemente siamo cristiani» ha concluso.