Un momento toccante a cui tanti romani, nonostante il temporale, non hanno voluto rinunciare. Eccole le mille luci dell'albero e quelle del presepe illuminare piazza San Pietro. La cerimonia si è tenuta ieri pomeriggio. Presenti le delegazioni provenienti dai due territori che hanno donato i segni simbolo delle festività, ricevute da Papa Francesco. Il presepe arriva da Sutrio, in Friuli-Venezia Giulia, e l'abete da Rosello, in Abruzzo. Sono stati il cardinale Fernando Vérgez Alzaga e suor Raffaella Petrini, rispettivamente presidente e segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, a inaugurare il presepe e a illuminare l'albero di Natale.
CUORE VERDE
Un presepe dal cuore verde perché nonostante sia stato realizzato in legno di cedro per farlo non è stato abbattuto nessun albero.
IL PAPA
«L'albero e il presepe sono due segni che continuano ad affascinare piccoli e grandi. L'albero, con le sue luci, ricorda Gesù che viene a rischiarare le nostre tenebre, la nostra esistenza spesso rinchiusa nell'ombra del peccato, della paura, del dolore. Il presepe ci aiuta a ritrovare la vera ricchezza del Natale, e a purificarci da tanti aspetti che inquinano il paesaggio natalizio. Semplice e familiare, richiama un Natale diverso da quello consumistico e commerciale» ha affermato Papa Francesco nell'udienza nell'Aula Paolo VI in cui ha ringraziato i donatori dell'albero di Natale e del presepe.
COMMERCIANTI
L'atmosfera cambia da San Pietro alle vie più importanti dello shopping di Prati. Le luminarie sono state messe nei singoli esercizi commerciali dagli stessi commercianti che però le accendono solo in orari specifici e non certo tutto il giorno. Sono gli effetti collaterali del caro bollette. Il risultato è che strade come Cola di Rienzo o via Candia sono illuminate solo per metà e l'effetto non colpisce l'occhio.