Città del Vaticano - Anche i vescovi del Portogallo hanno deciso di seguire l'esempio della Francia e della Germania per fare luce sulla piaga della pedofilia nella Chiesa.
Un po' come è capitato anche in Francia dove la CIASE – il nome della commissione francese guidata da un autorevole giudice – ha potuto avere accesso agli archivi riservati conservati nelle diocesi. Ornelas ha detto che i vescovi vogliono arrivare «al fondo delle questioni e che la Chiesa è pronta a tutto». «Non vogliamo in alcun modo condizionare il lavoro di questa commissione, ma occorre avere una chiara dimensione del fenomeno», ha spiegato il vescovo di Setúbal.«Se ci sono stati atteggiamenti di copertura in passato, ci occuperemo anche di quelli. Fa parte dell'onestà con cui dobbiamo affrontare la cosa». Qualche giorno fa, prima dell'inizio dell'assemblea plenaria, 250 cattolici avevano chiesto, in una lettera inviata alla CEP, un'indagine indipendente sugli abusi perché considerano le misure adottate totalmente insufficienti. I firmatari hanno chiesto un'indagine nazionale rigorosa, completa e veramente indipendente con un arco di tempo di 50 anni.
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