Papa Francesco ha da poco celebrato la Settimana dell'unità dei cristiani e la festa di San Paolo, alla presenza dell'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby che da Mosca arriva un'altra bordata dal Patriarca di Mosca, Kirill che di nuovo mette in evidenza la distanza etica tra una Europa ormai sull'orlo del collasso morale rispetto al patriarcato ortodosso vero baluardo della cristianità e del Vangelo.
Al centro della sua riflessione c'è l'immancabile guerra di Putin contro l'Ucraina che già era stata oggetto di benedizioni e di altre veementi esternazioni contro il «male» che ormai pervade ogni settore della civiltà occidentale. «È molto importante che il nostro paese sia in grado di guidare la resistenza contro l'Anticristo» ha spiegato il capo della chiesa ortodossa parlando nella camera alta del parlamento.
«Oggi, le élite occidentali stanno conducendo una guerra contro l'istituzione della famiglia tradizionale con il pretesto di rispettare i diritti umani e la libera scelta». Kirill ha poi aggiunto che l'ideologia di genere, la legalizzazione della convivenza tra persone dello stesso sesso e la «propaganda per la riassegnazione di genere» fanno parte di un repertorio nocivo da respingere in qualsiasi forma.
«Nelle parole del Vangelo, la casa europea assomiglia sempre più a una bara dipinta che sembra bella all'esterno ma è piena di ossa morte e tutti i tipi di sporcizia all'interno. L'edificio può impressionare con il suo lusso, ma le fondamenta sono irrimediabilmente flaccide e le pareti portanti sono sull'orlo del collasso».
