Papa Francesco fa cadere un'altra testa: è il vescovo texano Strickland (conservatore nominato da Ratzinger)

Nominato il vescovo di Austin, monsignor Joe Vasquez, amministratore apostolico della Diocesi

Sabato 11 Novembre 2023 di Franca Giansoldati
Papa Francesco fa rotolare un'altra testa: è il vescovo conservatore texano Stricland (nominato da Ratzinger) FOTO VATICAN MEDIA

L'anno scorso aveva definito il potentissimo consigliere tedesco di Papa Francesco, il cardinale Marx un eretico, uno che avrebbe dovuto dimettersi «avendo abbandonato la fede cattolica» poichè aveva sostenuto che la Chiesa doveva cambiare posizione sulla questione dell'omosessualità. Poi aveva martellato duro contro il Sinodo in Vaticano e le aperture di Papa Francesco. Dopo un paio d'anni di critiche alla visione liberal del pontificato in corso, il Pontefice ha perso la pazienza. Nonostante i richiami, la visita effettuata in loco da parte di emissari, i suggerimenti del nunzio apostolico a Washington, Joseph Strickland il vescovo ultraconservatore di Tyler, in Texas, è stato silurato e la sua testa – l'ennesima di un conservatore – è rotolata a terra. 

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L'annuncio che Papa Francesco «ha sollevato» dal governo pastorale della Diocesi di Tyler (Usa) monsignor Joseph E. Strickland e ha nominato il vescovo di Austin, monsignor Joe Vasquez, come amministratore apostolico della Diocesi resasi vacante è arrivato stamattina con uno scarno comunicato. 

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La decisione di rimuovere d'autorità il vescovo dichiaratamente reazionario sta sollevando sui social una bufera di critiche. Monsignor Strickland è un vigoroso difensore delle posizioni dottrinali e dogmatiche della Chiesa cattolica sul matrimonio, la vita umana e la libertà religiosa. Nel giugno scorso aveva ricevuto una visita apostolica, secondo alcuni dovuta alle sue posizioni tradizionali, inconciliabili con il nuovo corso avviato da papa Francesco. 

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In una lettera ai fedeli un po' di tempo fa il vescovo aveva messo in evidenza che falsi messaggi e una visione malvagia si era incuneata nella Chiesa e stava invadendo tutto. Insisteva sul fatto che le aperture proposte dall'ala più progressista -abolizione del celibato, benedizione delle coppie gay, inclusione dei transessuali come padrini eccetera – stavano portando a una protestantizzazione e avrebbero alimentato uno scisma. Questo vescovo era stato nominato da Papa Ratzinger nel 2012. 

In una lettera pastorale alla sua diocesi stamattina il vescovo texano ha spiegato cosa è accaduto. In pratica il provvedimento papale riguarda il sostanziale rifiuto del prelato ad accettare la visione contenuta nell'ultimo Responsum del Dicastero della Fede che autorizza transessuali e coppie gay che hanno avuto figli tramite la pratica dell'utero in affitto a diventare madrine e padrini a matrimoni e battesimi. Il vescovo aggiunge inoltre che «la confusione e il danno che derivano dall’abbandonare la nostra identità biologica e dataci da Dio sono radicati nella tendenza moderna a negare la sovranità di Dio». In questa apertura progressista il vescovo intravede le pressioni dell'agenda LGBTQ sulla Chiesa.  


«Il movimento transgender - scrive - è un altro volto dell’agenda LGBTQ, ed è anche in contrasto con la concezione cattolica dell’essere umano. Questo movimento cerca di alterare radicalmente il modo in cui il nostro mondo vede l’identità biologica e data da Dio di ogni persona. In questi tempi, un numero in rapido aumento di giovani viene coinvolto nel movimento transgender piuttosto che sentirsi dire la verità su chi stanno vivendo: sono come un amato figlio di Dio. Possiamo certamente riconoscere che ci sono ragioni complesse per cui una persona può provare sentimenti di disforia di genere, ma è importante che ogni persona comprenda che, indipendentemente dai sentimenti, l’identità biologica di una persona è data da Dio ed è immutabile dall’uomo». 

Le posizioni caustiche e intrasigenti del vescovo di Tyler con il tempo hanno causato parecchi problemi e fratture tra i fedeli nella diocesi, a loro volta divisi tra guelfi e ghibellini. Il cardinale Daniel Di Nardo oggi ha fatto sapere, attraverso una nota, che sul difficile caso della diocesi di Tyer venne condotta una indagine esaustiva riguardante tutti gli aspetti di governo e della leadership dalla quale era seguita una raccomandazione al Papa di non far proseguire l'incarico al vescovo. «Non era più fattibile». Di Nardo è annoverato tra i conservatori americani, sebbene molto dialogante.

Ultimo aggiornamento: 14:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA