A mezzogiorno in punto, sul piazzale assolato del Gemelli, proprio accanto all'ingresso, decine di persone stavano con il naso all'insù a osservare l'ultimo piano dove in questi giorni è ricoverato Papa Francesco.
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Le condizioni di salute
I medici del Gemelli hanno diffuso in mattinata l'aggiornamento della convalescenza dell'illustre paziente operato di laparocele giovedì scorso. «Tutto è regolare». Bergoglio non ha sintomi febbrili, i valori del sangue e quelli repspiratori sono nella norma. «Ha iniziato una fisioterapia respiratoria ed ha continuato a mobilizzarsi» hanno aggiunto, facendo capire che con cautela viene spostato sulla poltrona per qualche ora dove può leggere i giornali, fare telefonate, visionare le carte che gli hanno lasciato i segretari. Inoltre dovrà imparare a respirare con il torace e non con il diaframma per non gonfiare di aria la pancia.
Il raccoglimento
Nel corso della mattina il Papa ha seguito la messa trasmessa in diretta televisiva e ricevuto l'eucaristia. Poi, su una poltrona, si è fatto sistemare nella piccola Cappellina dell'appartamento privato, dove si è raccolto per l'Angelus. E' seguito il momento del pranzo, naturalmente ultra leggero e controllato da un dietologo che però stavolta ha consumato con le persone che in questi giorni lo assistono. C'erano alcuni medici, l'assistente sanitario Strappetti, ormai praticamente un'ombra, i gendarmi di turno in un'atmosfera informale e quasi familiare.
Ieri il chirurgo Sergio Alfieri, parlando con i giornalisti, aveva fatto capire che la misura cautelativa - ad alcuni apparsa un po' estrema - di evitare al Papa l'Angelus in pubblico, dal balconcino del decimo piano del Gemelli, era maturata solo per non sottoporlo a gesti e movimenti che gli sarebbero venuti naturali ma che avrebbero potuto influire sulla cicatrizzazione della parete addominale. Anche solo il semplice gesto di allungare un braccio per la benedizione o un saluto ai pellegrini potrebbe stressare dei tessuti molto fragili.
Il ritorno in Vaticano
Domenica prossima, se non ci saranno intoppi, con ogni probabilità il Papa dovrebbe essere già in Vaticano. Per almeno altre due settimane Francesco ha promesso ai medici di risparmiarsi e controllare tutti i movimenti a carico dell'addome.
Intanto nella stanza del Papa continuano ad arrivare piccoli doni e lettere da parte degli altri pazienti ricoverati in ospedale. Tenerissimi disegni fatti da bambini, fiori, messaggi. E sotto la grande statua di Papa Wojtyla - al centro del piazzale del policlinico - con il passare delle ore si è riempita di bouquet floreali, piccole piantine colorate, rose e candele in segno di affetto.