Emanuela Orlandi, Padre Georg a Verissimo: «Chiesi a Papa Benedetto di fare un promemoria»

"Un appunto che diedi a Ratzinger", dice alla Toffanin

Domenica 16 Aprile 2023
Padre Georg smentisce Pietro Orlandi a Verissimo: «Non ho nessun dossier su Emanuela»

«Chiesi a Papa Benedetto di fare un promemoria sul caso di Emanuela Orlandi e mi fu consegnato un appunto in cui non c'era nulla di nuovo». Lo ha detto padre Georg Ganswein ospite di Verissimo su Canale 5.

Ilary Blasi a Verissimo non parla di Totti (ma lancia una frecciatina su Bastian)

«In seguito il fratello di Emanuela, Pietro, che anche io avevo incontrato, disse in un'intervista che io ero in possesso di un dossier, ma non è alcun dossier, è un appunto, che diedi a Ratzinger» ha aggiunto. «Su questa vicenda non credo possa emergere qualcosa di nuovo.

Ora è stata aperta un'inchiesta in Vaticano - ha detto padre Georg - e speriamo arrivi a buon fine e si trovi una risposta definitiva».

Il nuovo incarico

«Certamente adesso aspetto un altro incarico, ciò che papa Francesco vuole darmi, qualsiasi cosa certamente accetterò». Lo ha detto mons. Georg Gaenswein, ex segretario particolare di Benedetto XVI, intervistato questo pomeriggio a 'Verissimò, su Canale 5, nel giorno in cui papa Ratzinger avrebbe compiuto 96 anni. «Lui è il Papa - ha sottolineato -, io sono un suo figlio vescovo che accetterà ciò che lui vuole darmi. Io lo vedo e prendo come la volontà della Provvidenza tramite il vescovo di Roma, tramite papa Francesco. Anch'io sono curioso, questo non lo nascondo: sono curioso su quando e che cosa mi dirà. Non resta che aspettare».

 

La commozione

L'arcivescovo Gaenswein, che rispondendo alle domande di Silvia Toffanin è apparso anche molto commosso nel rievocare i momenti della morte di Benedetto XVI, ha ricordato inoltre la sua delusione quando papa Francesco, pur lasciandolo formalmente nella carica, tre anni fa lo ha sollevato dalle incombenze di prefetto della Casa Pontificia.

Il messaggio di Papa Francesco

«Sono rimasto prefetto della Casa Pontificia - ha puntualizzato - perché nominato da papa Benedetto in vista della rinuncia, e tutti gli incarichi in Vaticano sono per cinque anni, qundi 2012-2017. Papa Francesco mi ha prolungato, altri cinque anni. Poi nel gennaio 2020 mi ha detto: 'senta, adesso lei rimane a piena disposizione da papa Benedetto. Non torni più a fare lavori, rimanendo prefetto formalmente della casa Pontificia, ma si dedichi totalmente a papa Benedettò». «Io ho detto 'sì, ma questo l'ho fatto già anche gli altri annì - ha proseguito -. 'Sì, ma adesso 'solò per papa Benedettò. 'Sì, ho detto, questo pare per me non comprensibile. Ma se lei vuole, certamente obbediscò. 'Sì, questa è la mia volontà'. 'Allora, in obbedienza, accettò. E questo è rimasto fino al 31 dicembre 2022».

Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 11:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA