Emanuela Orlandi, il fratello Pietro: «Non accuso Wojtyla, mi strumentalizzano». E la sua avvocata non fa nomi

Laura Sgro ricevuta dal promotore applicato Gianluca Peroni

Sabato 15 Aprile 2023
Emanuela Orlandi, il fratello Pietro: «Non accuso Wojtyla, mi strumentalizzano». E la sua avvocata non fa nomi

Caso Emauela Orlandi, il fratello Pietro: «Non  accuso Wojtyla, mi strumentalizzono». Sul suo colloquio-fiume in Vaticano col promotore di giustizia Alessandro Diddi, Pietro Orlandi ha detto che «Quelle otto ore non mi hanno pesato affatto perché io avevo una grande voglia di raccontare e di dire tutte le cose che per tanto tempo avrei voluto dire.

Mi hanno dato massima libertà, ho riscontrato una forte volontà a fare chiarezza. Il promotore di giustizia Alessandro Diddi mi ha detto che ha avuto carta bianca da Papa Francesco e dal Segretario di Stato della Santa Sede Pietro Parolin per indagare a 360 gradi senza fare sconti a nessuno».

E sulla chat - documento tra i più recenti, delle conversazioni di persone vicine a papa Francesco che fanno riferimento al caso Orlandi, «in quell'occasione ho fatto i nomi delle persone coinvolte in quelle chat e anche cosa mi hanno detto queste persone fuori dalle chat. Ho spiegato a cosa si riferissero le chat e tutta la situazione. Loro hanno trascritto tutto quello che ho detto, ho parlato di queste cose, ho anche approfondito molto la questione dell'incontro con il magistrato Capaldo».

Il colloquio

Secondo il fratello di Emanuela Orlandi, gli inquirenti vaticani non privilegiano una pista rispetto ad altre, ma «sono aperti a tutte le piste che ho indicato io. Approfondiranno tutte le piste, andranno ascoltate le persone coinvolte nella chat altrimenti il mio colloquio non avrebbe avuto senso».

«Mi hanno fatto capire che stanno indagando da tempo perché non sono stato il primo a essere stato ascoltato - ha proseguito - Hanno trovato anche dei documenti dell'epoca. Mi hanno detto che lavoreranno molto all'interno del Vaticano ma che dovranno ascoltare anche persone esterne. E io per questo mi aspetto l'aiuto di Francesco Lo Voi da parte della Procura e anche della prossima commissione parlamentare che è stata incardinata e che quindi in un paio di settimana dovrebbe andare in Aula».

«La sensazione - ha aggiunto Pietro Orlandi a proposito dell'indagine aperta dal promotore di giustizia - è che le loro indagini puntino molto all'interno del Vaticano. Quando Diddi parla di sopravvalutazione della banda della Magliana mi trova d'accordo perché anche io penso che De Pedis abbia avuto solo un ruolo di manovalanza. Da quello che ho percepito penso che loro siano convinti che ci possano essere delle responsabilità interne. Non devono esistere nel 2023 persone intoccabili, non devono esserci».

L'avvocato degli Orlandi

Il promotore applicato Gianluca Peroni, ha ricevuto stamani l'avvocato Laura Sgro, legale della famiglia di Emanuela Orlandi, «come da lei ripetutamente e pubblicamente richiesto, nell'ambito del fascicolo aperto sulla vicenda della scomparsa di Emanuela Orlandi, anche perché fornisse quegli elementi, relativi alla provenienza di alcune informazioni in suo possesso, attesi dopo le dichiarazione fornite da Pietro Orlandi». Lo fa sapere il portavoce del Vaticano Matteo Bruni. L'avvocato Sgro «ha opposto il segreto professionale».

 L'incontro del Pm Vaticano con il legale della famiglia Orlandi, Laura Sgrò, segue quello avvenuto martedì scorso con Pietro, fratello di Emanuela, la cittadina vaticana scomparsa nel nulla da quarant'anni. Pietro Orlandi quattro giorni fa è stato interrogato dal Promotore Diddi per otto ore come testimone, senza il suo legale.

Nella tarda serata di martedì, il fratello di Emanuela, intervenendo alla trasmissione di La7 'di Martedì', aveva sostenuto che Wojtyla la sera uscisse in incognito dal Vaticano con altri preti «e non andasse di certo per benedire delle case». Dichiarazioni per le quali è intervenuto con una nota durissima l'ex segretario personale di Giovanni Paolo II, il cardinale Stanislaw Dziwisz che ha parlato di «ignobili affermazioni criminali e farneticanti».

Orlandi in seguito ha sostenuto che le sue parole sono state strumentalizzate. Ieri c'è stato anche l'intervento dell'editore del Papa, Andrea Tornielli, che, in un editoriale sui media vaticani, ha parlato di «accuse infamanti» su Wojtyla da parte di Pietro Orlandi.

Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 13:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA