Città del Vaticano – Sarà solo via streaming e non ad Assisi, a causa del covid, ma sarà pur sempre una grande piattaforma di idee per ridisegnare l'economia con una dimensione più umana.
Papa Francesco manderà un video messaggio a conclusione dei lavori, sabato 21 novembre, ringraziando il più vasto movimento di giovani economisti a livello internazionale che ha lavorato su vaste aree: lavoro e cura; management e dono; finanza e umanità; agricoltura e giustizia; energia e povertà; profitto e vocazione; policies for happiness; CO2 della disuguaglianza; business e pace; Economia è donna; imprese in transizione; vita e stili di vita
«L'economia di mercato nasce in Toscana tra il 1400 ed il 1500, il secolo dell'Umanesimo, all'interno della corrente di pensiero francescana. Sono stati i francescani a crearla ma con un obiettivo: il bene comune. E' a partire, però, dal 1600 che l'economia di mercato diventa di tipo capitalistico cambiando l'obiettivo che non è più il bene comune ma si trasforma nel 'bene totale'» afferma Stefano Zamagni. L'economista aggiunge: «La proposta principale è quella di tornare alle origini e mostrare cos'è accaduto a causa di questa distorsione di pensiero». Zamagni si è lamentato del fatto che nelle università si continua ad insegnare solo il paradigma dell'economia politica che si afferma nel 1700 e "trascuriamo il paradigma dell'economia civile che nasce appunto nel 1400 non ne verremo mai fuori».