PERUGIA Con solo il 50% degli studenti giornalmente in classe, gli addetti ai lavori della scuola umbra danno per scontato che l’ordinanza del ministro Speranza, peraltro valida dal 7 al 15 gennaio, dunque per una settimana, abbia scongiurato il doppio turno.
TRACCIAMENTO
«Bene il ritorno in classe, anche per le superiori, dal 7 gennaio anche se solo per il 50 per cento degli studenti che dovranno alternarsi con la didattica a distanza – commentano Andrea Fora, presidente dei Civici X e Rita Coccia coordinatrice dell'Hub Istruzione e Formazione di Senso Civico -. Con il 50 per cento in classe e il restante in videoconferenza, salta l'ipotesi dei doppi turni d'ingresso e d'uscita per evitare assembramenti fuori e dentro. Ora auspichiamo che la Regione e l'assessorato alla sanità - hanno spiegato Fora e Coccia - in particolare moltiplichino gli sforzi e l'impegno per un pronto tracciamento e per test e tamponi immediati nelle scuole in maniera tale che al verificarsi dei prossimi casi di positività si eviti di dover mettere intere classi e/o plessi scolastici in quarantena determinando di fatto il ritorno alla Dad al 100% nella gran parte delle scuole».
STUDENTI
Ovviamente contenti di rientrare a scuola ma decisamente prudenti gli studenti di Altrascuola e Rete degli Studenti Medi. Dopo aver affisso fuori dai loro istituti «cartelloni e volantini con un unico messaggio: ripensare a una scuola migliore in vista del rientro del 7 gennaio», gli studenti, che già avevano espresso contrarietà ai due scaglioni di ingresso, ribadiscono: «Vogliamo tornare in una scuola per la quale sono stati attuati tutti gli investimenti necessari nelle infrastrutture e nella mobilità, al fine di un rientro sicuro che garantisca il nostro diritto allo studio. “Ci si vede il 7 gennaio”, in questo senso, non è un semplice augurio, ma una vera e propria rivendicazione per la quale siamo disposti a batterci».