Terni, quartiere per quartiere ecco dove il virus ha colpito di più

Mercoledì 15 Aprile 2020 di Sergio Capotosti
Terni, quartiere per quartiere ecco dove il virus ha colpito di più

La zona rossa, si fa per dire, è Terni centro. In particolare quella parte di città che si sviluppa tra un perimetro che può essere tracciato tra via Leopardi e la stazione ferroviaria. Anche l'area urbana tra Campomicciolo e Matteotti è finita sotto la lente di Palazzo Spada. La mappa del contagio a Terni si aggiorna di ora in ora e muta di continuo. Così, se fino a qualche giorno fa le frazioni come Marmore, Piediluco e Papigno erano salve, ora si contano i primi contagiati, pochissimi, uno per borgo. Resiste Collescipoli, unica frazione da zero positivi che si trova a ridosso di un quartiere popoloso come la Polymer, altra realtà, a sua volta, dove il virus non è arrivato. Stesso discorso per Giuncano, in Valserra. Per il resto il coronavirus è entrato in quasi tutti i quartieri di Terni. Con una portata comunque limitata, considerando che dall'inizio dell'emergenza i positivi nella città dell'acciaio hanno sfiorato appena quota 100 (101 per la precisione) con un percentuale di guariti che ieri ha raggiunto quota 51, il 50%.
I quartieri più contagiati. Sul podio dei quartieri più contagiati, oltre a Terni centro e Campomicciolo-Matteotti, anche Borgo Bovio, nella parte che affaccia verso la Valserra. Casi di Covid-19 si sono registrati anche a Cospea, San Giovanni e Quartiere Italia, ma si tratta di numeri limitati rispetto alla densità di popolazione di questi quartieri popolari. Il contagio record si è avuto in un condominio, dove si sono contate quattro famiglie positive al Covid-19 per un totale di dieci persone. È dall'inizio dell'emergenza, con il paziente 1 di Terni, una trentenne risultata positiva dopo aver trascorso una serata in compagnia di amici, tra cui il coetaneo di Montecastrilli, il primo soggetto positivo al Covid-19 dell'Umbria, che il Comune studia l'andamento del contagio, con particolare attenzione alla concentrazione dei positivi nei quartieri. «Si è trattato quasi sempre di contagi in ambito familiare», hanno spiegato più volte da Palazzo Spada. Ed è anche per questo che è maturato l'idea del provvedimento che obbliga la sanificazione dei condomini. Una decisione che oggi torna di estrema attualità, considerando che gli esperti virologi a livello nazionale metto in guardia da possibili ritorni del contagio proprio negli ambiti condominiali. Arrivando perfino a parlare di possibili micro focolai.
Una linea del rigore che anche ieri è stata rinnovata, con la proroga di molte ordinanze.

Nonostante a Terni non si registrino più nuovi casi da giorni, mentre i guariti continua a crescere, il sindaco Leonardo Latini ha dato ordine di non abbassare la guardia. Una linea che anche la struttura tecnica del Coc (Centro operativo comunale), non solo condivide ma invita tutti a perseguire. Insomma, non abbassare la guardia.

Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 14:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA