Quando Gorbaciov venne a Terni per ricevere il premio San Valentino

Giovedì 1 Settembre 2022 di Lucilla Piccioni
Quando Gorbaciov venne a Terni per ricevere il premio San Valentino

Michail Gorbaciov, morto a 91 anni, premio Nobel per la pace, ultimo presidente dell'Urss, artefice, insieme al presidente americano Reagan, della fine della guerra fredda, per i ternani non è uno sconosciuto.

Dal 1990 lo vedono raffigurato nel gigantesco mosaico realizzato, dal frate cappuccino Ugolino da Belluno, sulla parete di fondo della chiesa del Sacro Cuore di Gesù, in piazza Adriatico. Il frate ha voluto ringraziare l'ultimo segretario generale dell'Urss per lo slancio innovatore del sistema sovietico. E così il premio Nobel russo troneggia tra i Santi. Nel mosaico della chiesa del Sacro Cuore sopra c'è Cristo con gli apostoli, sotto Papa Giovanni Paolo secondo ed accanto lui, Michail Gorbaciov in abito gessato blu, con la moglie Raissa che indossa un abito rosso con il colletto ed i risvolti delle maniche neri. Ma Gorbaciov è anche stato di persona a Terni, quando non era più presidente dell'Urss, perché gli è stato assegnato nel 2001 il premio San Valentino un anno d'amore, onorificenza attribuita dalla Diocesi, di cui all'epoca era vescovo Vincenzo Paglia; il premio viene attribuito a persone che si sono particolarmente distinte nell'opera di salvaguardia e protezione della pace; proprio in quell'occasione fu portato nella chiesa del Sacro Cuore per vedere l'opera d'arte in cui era ritratto insieme alla moglie. Ne rimase davvero colpito, come raccontarono le cronache di allora era orgoglioso di trovarsi accanto a Papa Giovanni Paolo che ammirava profondamente.

E proprio della dottrina sociale di Giovanni Paolo II parlò nel suo intervento nella sala consigliare di palazzo Spada, al momento della consegna del premio. Gorbaciov ricordò che Terni era la città del lavoro e dell'amore e questo rendeva il premio che aveva appena ricevuto ancora più importante, importantissimo per un uomo come lui che teneva tanto alla stima e alla fiducia della gente e che aveva dedicato tutto se stesso alla vita politica e civile. Nel 2001, quando Gorbaciov fu premiato con il San Valentino, era sindaco Paolo Raffaelli che ricorda «un uomo di grande spessore umano che nulla aveva a che vedere con il gelido burocrate. In quei quattro, cinque giorni che stette in città ebbi modo di conoscere un uomo che era lo specchio dell'apertura politica che lo aveva caratterizzato durante la sua presidenza». Raffaelli ricorda con piacere la visita che «organizzammo a Gorbaciov nella chiesa del Sacro Cuore dove era stato realizzato un mosaico in cui era raffigurato proprio il leader sovietico e la moglie Raissa. Rimase colpito e commosso». Nella sala consigliare gremita Gorbaciov notò anche che il suo sogno di essere compreso da tutto il pianeta doveva essersi in parte avverato se era riuscito ad essere in Italia, a Terni, compreso per quello che aveva sostenuto con forza.

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